MILANO. Realtà vecchie di secoli si confondono e si mescolano oggi, nel 2020, quando parliamo di Borsa Valori, investimenti e trading online.
Se pensiamo che la Borsa vede le sue origini nell’Europa medievale, e l’invenzione della moneta alle leggende dei secoli che precedono la nascita di Cristo, l’evoluzione repentina che questa ha assunto tra lo scorso e l’attuale secolo può sembrare, per alcuni, choccante. Scambi di titoli finanziari che avvengono all’istante tra continenti diversi, monete virtuali che sostituiscono le valute classiche, capitali immensi spostati con un clic.
Questo e tanto altro è il mondo della finanza oggi.
Eppure, se siete tra quelli che sono interessati a entrare in questo nuovo mondo finanziario e che quindi hanno un occhio attento agli errori da non fare per guadagnare in Borsa, ci sentiamo in dovere di fare un po’ di chiarezza per i neofiti su come funzionano le dinamiche di questo “Nuovo Mondo” partendo con un po’ di storia.
Borsa Valori e cenni storici
Per ritrovare le prime tracce di una Borsa Valori come oggi la conosciamo, dobbiamo tornare all’Europa che si accinge alla fine del Medioevo. Dopo la diffusione dei titoli negoziabili, dei biglietti di cambio e di altri strumenti finanziari innovativi per l’epoca diffusi nelle città-stato della nostra penisola; i mercanti italiani che commerciavano con la Lega Anseatica portarono queste novità a Bruges, nell’attuale Belgio.
Pare infatti che il termine “Borsa” derivi proprio dalle riunioni che avvenivano allo scopo di determinare il valore delle merci transitanti per il porto della città delle Fiandre, presso un palazzo chiamato Ter Buerse. È da questo palazzo, costruito da un’antica famiglia dell’aristocrazia locale chiamata Van Der Bourse, che si è evoluto il nome tramite un processo linguistico detto eponimico.
Da allora le cose sono cambiate, ma la Borsa Valori resta quello che è sempre stato: un luogo dove è possibile scambiare, sovente grazie all’aiuto di un intermediario detto “broker”, titoli finanziari piuttosto che merce vera e propria (come avverrebbe in un normale mercato). Oggi i Major Stock Exchange costellano il globo e si trovano nei maggior poli finanziari dell’economia globale come Londra, Milano, New York e Tokyo.
Oggi però le cose sono cambiate, e non esistono esclusivamente questi tipi di luoghi fisici ed è possibile trovare anche altri metodi per scambiare titoli finanziari.
Broker Online oggi e Trading Online
Oltre alle Borse “canoniche”, esistono anche i cosiddetti mercati OTC (“Over the Counter”). Questa tipologia di mercati finanziari hanno la peculiarità di non essere standardizzati alla stessa maniera dei suddetti mercati in quanto ospitano delle negoziazioni che si trovano al di fuori dei cosiddetti circuiti ufficiali.
Questi sono decentralizzati, non hanno quindi una sede fisica come per le Borse di cui sopra, e grazie alla tecnologia contemporanea danno la possibilità di investire in qualunque momento e in qualunque luogo, non essendo legati a limiti fisici. I mercati OTC sono la tipologia di mercato finanziario maggiormente utilizzato dalle piattaforme di trading online proprio per questa caratteristica.
Altra peculiarità è il largo utilizzo di strumenti finanziari derivati come i CFD (“Contract for Difference”), i quali si differenziano dai classici investimenti diretti che avvengono negli Stock Exchange poiché si può puntare non solo al guadagno in relazione al trend positivo di un titolo finanziario, ma anche in caso di trend negativo di quest’ultimo.
Ma ora in molti si chiederanno: come è possibile investire con queste modalità?
Ebbene, il passaggio di consegna è stato preso dai cosiddetti broker online, i quali mettono a disposizione dei propri utenti delle vere e proprie piattaforme di trading online. In particolare, la differenza fondamentale è la maggiore libertà d’azione che il trader potrà avere, senza il bisogno di doversi interfacciare costantemente col broker “umano” (come avviene nella Borsa) e scegliere in qualunque momento di investire su questo o quell’altro titolo finanziario nella maniera che più gli aggrada e con degli strumenti, i CFD, decisamente versatili.
Ciononostante, ricordiamo sempre che un broker online deve essere in possesso di tutte le certificazioni e autorizzazioni necessarie per il territorio in cui si opera (esempio: CySEC e CONSOB); e che il trading online è pur sempre una speculazione finanziaria che può mettere a repentaglio e senza alcun preavviso l’intero investimento effettuato.