SIENA. “Sulle scuole di specializzazione di medicina ‘a rischio’ dobbiamo chiedere alcuni approfondimenti che servano a garantire la continuità didattica, rivedendo i giudizi sugli accreditamenti laddove siano stati compiuti degli errori formali. Occorre distinguere i casi in cui non siano stati ottemperati i requisiti sostanziali di qualità dai casi in cui gli atenei abbiano in corso di programmazione il reclutamento necessario”. Luigi Dallai, deputato Pd membro della commissione Cultura Scienza e Istruzione, commenta così il rischio di mancato accreditamento per tredici scuole di specializzazione nella Facoltà di Medicina, cinque delle quali si trovano a Siena.
“È una fase delicata – continua Dallai – perché in questi giorni si giocano partite dal cui esito dipenderà lo svolgimento dell’anno accademico delle scuole di specializzazione per i medici. Anche Siena guarda con attenzione a questo passaggio che dovremo affrontare sulla base di due aspetti: il primo è che tutti gli specializzandi hanno diritto alla migliore programmazione per il loro percorso formativo. Al contempo è giusto impostare un nuovo modello di ammissione alle scuole di specializzazione. Le modifiche che stiamo introducendo vanno nella direzione auspicata da tempo dai giovani medici”.