Il deputato senese commenta l’elezione di Silvana Micheli
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SIENA. “A un mese dalle dimissioni di Niccolò Guicciardini, e a due anni dall’ultimo congresso, l’assemblea provinciale del Pd ha eletto Silvana Micheli quale nuovo segretario del partito. A lei rivolgo i miei auguri di buon lavoro. Ai Parlamentari ed ai consiglieri regionali è stato chiesto di entrare a far parte della nuova segreteria, che sarà formalizzata nei prossimi giorni ed avrà il compito di guidare il partito di qui al prossimo congresso. Dobbiamo considerare questo passaggio, affatto semplice e scontato, come un’opportunità per tenere insieme l’unico soggetto politico che ancora possa definirsi partito, senza negare gli errori commessi in passato, né le profonde divisioni che ne hanno caratterizzato la vita interna degli ultimi mesi”. Con queste parole Luigi Dallai, deputato del Partito democratico commenta l’elezione di Silvana Micheli a segretario del Pd senese.
Il ruolo dei parlamentari e dei consiglieri regionali. “Il significato di coinvolgere direttamente i rappresentanti del territorio in Parlamento – prosegue Dallai – e nel Consiglio regionale nella gestione del partito costituisce una soluzione eccezionale, come ha ricordato sabato scorso il segretario regionale Parrini, sostanzialmente alternativa alla scelta di celebrare un congresso anticipato. E poiché un congresso serve per definire linee politiche diverse, ci saremmo trovati di fronte al paradosso di esprimere il governo nazionale, regionale, e amministrare la larghissima parte dei comuni della nostra provincia, eppure dividerci non sulle scelte che riguardano la vita dei cittadini, dal programma di governo nazionale o locale, ma sulle persone che queste dovrebbero interpretare queste scelte”.
Ricostruire i valori e declinarli in proposte politiche. “Dobbiamo assolutamente evitare questo paradosso – continua il deputato senese – abbiamo il dovere di ricostruire quell’insieme di valori in cui si riconosce una comunità e tradurlo in proposte che possano dare risposte ai bisogni delle persone. Dobbiamo farlo con la convinzione che i cittadini continuano a credere nella politica quando questa serve a trovare risposte. Se guardiamo alle ultime tornate elettorali, gli italiani hanno dato una preziosa apertura di fiducia verso il nostro partito, sia al livello nazionale che locale, e credo che lo abbiano fatto perché siamo stati capaci di dare risposta alle esigenze di cambiamento”.
Uscire dall’empasse in cui si trova il Pd. “Siamo stati capaci di rinnovarci rimanendo il Pd, ed abbiamo ottenuto come partito alle ultime elezioni regionali il miglior risultato al livello provinciale, in una terra in cui questo esito non era affatto scontato. Questa fiducia, rinnovata, dopo la vittoria nel comune capoluogo nel 2013, ed il clamoroso risultato alle europee del 2014 rappresenta il presupposto per risolvere l’empasse in cui si trova il Partito, e per chi ancora crede che si debba lavorare per la comunità e non per se stessi, é responsabilità a cui nessuno può sottrarsi”.