“Mi ero accorta dei tagli che si era fatto Rossi ai polsi. Ne parlerò nella parte secretata”
ROMA. La Commissione Parlamentare di inchiesta che sta indagando sulla vicenda relativa alla morte di David Rossi, responsabile della comunicazione di Mps, morto il 6 marzo 2013 precipitando dalla finestra del suo ufficio di Rocca Salimbeni, ha ascoltato, oggi, la ex responsabile delle risorse umane della Banca senese dal 2012 al 2019, Ilaria Dalla Riva.
Molte le dichiarazioni sconcertanti fatte dalla ex dirigente, in merito allo stato d’animo di Rossi nelle settimane precedenti la tragedia.
“Mi ero accorta dei tagli che si era fatto Rossi ai polsi. Ne parlerò nella parte secretata” ha detto Dalla Riva tacendo senza aggiungere altro. Ma su quelle ferite si era soffermato anche il medico legale in fase di autopsia. Nella relazione dallo stesso stilata, infatti, si riferisce di ferite autoinflitte dallo stesso Rossi nei giorni, nelle ore precedenti alla morte. Sintomo di una condizione psicologica particolarmente delicata, così come riportato dalla Dalla Riva. “La fase più brutta della depressione di David Rossi è stata dopo la perquisizione nella sua abitazione”. La Guardia di Finanza, infatti, aveva perquisito l’abitazione della casa del capo della comunicazione Mps il 19 febbraio 2013, su ordine della Procura di Siena che stava indagando sulle vicende Mps. Durante quella perquisizione gli era stato sequestrato anche il pc.
“Dopo quella perquisizione – ha riferito Dalla Riva – Rossi è entrato in un buco nero. Già aveva un momento difficile dopo la morte del padre. Lui aveva paura di essere arrestato, si preoccupava del fatto che aveva un mutuo da pagare, aveva anche il timore di perdere il lavoro. Quella perquisizione l’ha vissuta male, dormiva poco e non stava bene”.
Dalla Riva ha voluto anche fare il punto sulla professionalità di Rossi, stimato ed apprezzato per la sua preparazione e per le buone relazioni che aveva acquisito negli anni di lavoro. “Ho lavorato bene con lui – ha detto Dalla Riva – Non tutta la squadra che c’era prima è stata confermata con la nuova gestione (presidente Profumo, ad Viola ndr) come invece è accaduto per Rossi, tanto da essere inserito nel comitato direttivo per la sua conoscenza del mondo delle banche, della città. Io gli dicevo di non preoccuparsi degli attacchi di cui era oggetto sui blog, perché succede quando hai un potere”.
Infine una opinione su quanto potrebbe essere accaduto quella notte a Rossi. Dalla Riva non crede all’ipotesi omicidio: “difficile che uno riesca a salire in banca a quell’ora quando nella sede c’è ancora qualcuno, eluda lo sguardo dei custodi e faccia quello che deve fare senza che qualcuno se ne accorga nel più assoluto silenzio”