Referendum e poi il congresso le prossime tappe del partito cittadino
SIENA. Si è conclusa ieri sera alla Coroncina la festa del PD cittadino con la doppia intervista al sindaco di Siena, Bruno Valentini, e al segretario dell’Unione comunale del Pd di Siena, Alessandro Masi.
14 dibattiti e oltre 800 presenze: un bilancio positivo, con un contributo per il terremoto, ma soprattutto una ripartenza della festa del PD comunale di Siena come occasione di incontro, confronto, riflessione e comunicazione. Una festa resa possibile grazie alla disponibilità dei Circoli Arci di Taverne, Borri, Fontebecci e Coroncina e all’impegno dei tanti volontari che insieme a Germana Lorenzoni, Stefano Bonacci, Ivano Da Frassini, Francesco Carnesecchi e Lorenzo Renzoni e ai Giovani Democratici hanno creduto fino in fondo in questa sfida.
Questo cantiere delle idee ci ha consegnato “Per la Città futura” qualche mattone in più rispetto alla visione della conferenza programmatica dell’estate scorsa, che aveva individuato come leve per un nuovo progresso di Siena: scienze della vita ed ospedale, cultura e Santa Maria della Scala, sistema dell’istruzione – formazione e università e sviluppo economico e qualità delle infrastrutture.
Definito il percorso di risanamento del bilancio comunale di Siena, occorre adesso un nuovo slancio di azioni e programmi e una ritrovata considerazione del valore degli investimenti sulla Città per accrescere qualità e innovazione e andare oltre la crisi.
Occorre quindi sviluppare una programmazione e azioni capaci di attivare reddito e non di fermarsi ad una rendita di visione e di posizioni: solo così si persegue davvero una rigenerazione urbana e culturale.
Bisogna poi recuperare una relazione e una programmazione autentica con i comuni limitrofi e i territori e lanciare un ragionamento con l’area vasta, partendo da Grosseto, con un progetto nella materia dell’agroalimentare, che rappresenta modernamente la nostra comune identità rurale. L’area vasta non è solo l’ambito di come si governano i servizi pubblici, ma prima di tutto affermare con forza in Toscana e nel suo prossimo Programma di Sviluppo che il sud non è il resto della Toscana, ma un suo forte elemento identitario che va salvaguardato e valorizzato.
È’ necessario infine definire un programma di fine mandato per l’Amministrazione con quattro punti per Siena in Toscana su: SANITA’, INFRASTRUTTURE, CULTURA e ECONOMIA.
Il Partito ha ora davanti il referendum, il Congresso, le elezioni, la conferenza della Sanità e un confronto costruttivo con i comuni limitrofi. Una nuova fase, decisiva, che il Partito deve affrontare in tutti e con senso di responsabilità.