"Concertoni & dintorni: perché non utilizzare lo stadio?"
SIENA. Dopo l’ennesimo concertone di capodanno in Piazza del Campo, anche se stavolta in edizione economica, si è svolto il consueto, annuale e non ingiustificato dibattito sui problemi che comporta lo svolgimento di certi spettacoli in un contesto architettonico e ambientale delicatissimo come la Piazza ed il circostante centro storico.
Già alcuni hanno proposto, come ubicazione alternativa per i concerti, la fortezza medicea. Certamente la proposta ha una sua logica ma, almeno nella situazione attuale della fortezza, è da ritenere difficilmente attuabile. Infatti la fortezza ha una serie di irrisolti problemi logistici e di sicurezza. Uno su tutti: la tuttora mancante messa in sicurezza delle mura perimetrali, prive di parapetti adeguati. E’ presumibile che in una serata di festa e di musica, qualcuno potrebbe alzare un po’ il gomito, e quanto a sicurezza non c’è da aggiungere altro.
Mi permetto allora di suggerire un’altra soluzione, probabilmente di più facile ed immediata praticabilità: lo stadio comunale del Rastrello.
Mi rendo conto che la proposta, per quanto riguarda Siena, può apparire originale, ma poi tanto originale non è, se messa in relazione con quanto avviene in tante altre città, Milano compresa.
Utilizzare lo stadio per i concerti, riservando l’ingresso in campo, con apposita e non impattante pedana, ai soli musicisti, potrebbe comportare una serie di vantaggi: quello di mettere gli spettatori a sedere, e quindi di impedirne imprevedibili movimenti; quello di controllare più facilmente un’area già predisposta per essere ben presidiata dalle forze dell’ordine; quello di limitare o impedire abbastanza facilmente l’ingresso di materiali esplodenti (botti) pericolosi.
Inoltre si potrebbe pensare di richiedere agli spettatori un minimo di contributo spese. Per esempio, un biglietto di due euro non sarebbe uno scandalo, in fondo l’ingresso ad un concerto non ha lo stesso significato sociale di un ingresso in una residenza assistita.
Ipotizzando diecimila spettatori, si potrebbero mettere insieme 20 mila euro, sufficienti per coprire le spese vive dell’amministrazione. Quanto agli artisti, i casi sono due: o si esibiscono gratis, oppure occorre trovare uno sponsor per garantire loro i relativi compensi.
Questa è una proposta, se ce ne sono di migliori, ben vengano. Ma mi sembra che i tempi siano comunque maturi per cambiare qualcosa rispetto alla consueta ubicazione in Piazza del Campo. Fra l’altro, è vero che il Campo nobilita qualsiasi spettacolo, ma è anche vero che, a forza di metterci dentro di tutto, è la Piazza stessa che viene svalutata.
Marco Falorni – Impegno per Siena