Parla il neo presidente della sezione terziario di Confindustria Toscana Sud
SIENA. Gianfranco Cutini, nuovo presidente di Confindustria Toscana Sud sezione terziario, così commenta il suo impegno e le iniziative che intraprenderà: “Sono onorato di questo incarico che porterò avanti con grande impegno vista l’ assoluta centralità del ruolo dei servizi legati al terziario per ogni tipologia di azienda in questo contesto storico-economico che stiamo attraversando. La sezione terziario deve diventare un continuo hub di interazione, confronto, crescita con tutte le altre sezioni di Confindustria poichè il tipo di lavoro che le aziende di questo ambito portano avanti è diventato imprescindibile per tutti gli altri settori. In particolare la tecnologia che con la pandemia in corso è diventata non semplice strumento ma realtà basilare su cui strutturare a tutti i livelli i flussi di lavoro .
Voglio quindi che la mia sezione sia a servizio delle altre anche nel condividere notizie ed informazioni soprattutto quelle legate all’ambito dei servizi tecnologici. Il Covid 19 ha rappresentato per ogni azienda una prova difficilissima, una rivoluzione in termini di riorganizzazione. Ogni settore economico ha dovuto in poco tempo e d’urgenza ripensare a tutti i suoi modelli di funzionamento. Basti pensare a due fenomeni in cui la tecnologia è diventata base imprescindibile: smart working per le aziende, DAD per il mondo della scuola.
Nel primo lock-down le aziende si sono trovate a dover fronteggiare un’ emergenza enorme, pur di continuare a poter lavorare il ricorso allo smart working è diventato fenomeno diffusissimo senza però, in moltissimi casi, aver predisposto ed attivato strumenti efficaci di per la protezione informatica dei dati dell’azienda. Non è un caso la crescita esponenziale nell’ultimo anno di reati informatici a danno delle imprese. E’ fondamentale quindi per le aziende predisporre protezione per il flusso dei dati condivisi ed utilizzati dai lavoratori in smart working. La protezione dei dati è quindi uno step fondamentale nel processo di digitalizzazione delle aziende.
Lo smart working rimarrà un elemento strutturale della vita aziendale anche quando l’emergenza Covid sarà terminata, le aziende informatiche stanno studiando modi per renderlo il più possibile reale nel riprodurre, anche se da remoto, la percezione di vita aziendale condivisa, è una sfida importante e complessa.
Anche il settore commerciale di ogni azienda con la pandemia ha subito una feroce e velocissima rivoluzione; anche in questo caso gli strumenti tecnologici hanno rappresentato dei ponti per non perdere fatturato e recuperare contatti con clienti e buyers.
Nell’attesa che eventi in presenza, basti pensare alle fiere ad esempio per il settore orafo, possano compiutamente ripartire, anche in questo ambito l’e-commerce ha rappresentato uno strumento necessario che continuerà a crescere anche nel futuro, l’esempio del colosso Amazon è lampante.
Da quanto esposto si evince come tecnologia e vita d’impresa siano un binomio saldo e non separabile oggi e per il futuro, i nostri territori devono quindi fare sforzi enormi per le necessarie infrastrutture, la crescita della copertura della fibra e collegamenti internet veloci e stabili, solo così questi passi saranno perseguibili per aziende e per i singoli individui di ogni età”.