Per il presidente della Regione Puglia non sono importanti le percentuali, ma riconfermarsi
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Di Michele Longo
SIENA. Nichi Vendola ha aperto questo pomeriggio la campagna elettorale di Sinistra Ecologia e Libertà a Siena. Di fronte ad una sala gremitissima, che si è però leggermente svuotata alla fine dell’intervento, a Santa Maria della Scala (si è fatto ricorso anche ad un maxischermo per coloro che non hanno trovato posto), il governatore della Regione Puglia ha parlato di giovani, di immigrazione, ma si è anche soffermato sulle elezioni amministrative che si svolgeranno a Siena.
Affiancato da Franco Ceccuzzi, candidato sindaco del Pd, e Alessandro Cannamela, candidato a consigliere comunale per Sel, Vendola ha dichiarato che le elezioni amministrative hanno una valenza nazionale molto più importante di quanto si possa pensare. “Quando noi pensiamo alle amministrazioni comunali – ha detto – abbiamo in mente l’arte, la cultura, un modo per vedere l’Italia di tutti i giorni, l’Italia unita diversamente da come la vuole vedere la Lega Nord”.
Secondo il leader di Sel le amminstrative non sono totopolitica. “Quando si va a votare bisogna vedere la città con gli occhi dei bambini, degli anziani, dei disabili.” E quando gli si chiede del piano urbanistico risponde: “Noi siamo contro le costruzioni selvagge nelle perfierie che soffocano il verde di cui tutti abbiamo bisogno. Smettere di edificare non vuol dire però abbandonare le imprese, bensì farle lavorare di più nel recupero e nella salvaguardia dell’edilizia esistente.” Infine Vendola parla anche della forza politica di Sel, che punta ad essere il secondo partito del centrosinistra: “Per noi non è importante la percentuale che otteniamo, ma strappare più Comuni possibili alla destra e riconfermarci dove governiamo. A noi interessa lo sviluppo culturale, la salvaguardia del territorio e lottiamo per questo.”
Vendola non fa mancare anche un pizzico autocritica quando dice che lo smarrimento che la nostra società vive al momento è anche responsabilità del centrosinistra. “Proprio per questo – ha aggiunto – abbiamo bisogno di una nuova sinistra che pensi a se stessa invece che al centrodestra. Il nostro nemico è il berlusconismo e dobbiamo creare una realtà politica che superi ciò che fino ad adesso a mandato in rovina l’Italia.”
L’eco delle manifestazioni di sabato dei precari si è fatto sentire e, oggi, l’argomento principale sono stati i giovani. Secondo Vendola ci vorranno 2/3 generazioni per riparare ai danni fatti fino a questo momento e che “non può esistere una società che dica ai giovani che non c’è posto per loro”. Infine una battuta sul discorso di Berlusconi fuori dal Tribunale di Milano: “Si è trattato di un comizio eversivo, così come lo sono le parole di Maroni che predica un futuro per l’Italia fuori dall’Unione Europea”.