Prendendo spunto dall'intervento di Parodi (Cna)
Le politiche urbanistiche che hanno caratterizzato la città dal dopoguerra ad oggi hanno puntato su un concetto di sviluppo che ha privilegiato la quantità sulla qualità e la rendita sullo sviluppo. La rendita è, così, diventata fine a sé stessa, ha ucciso un corretto sviluppo ed ha determinato una città costituita da un centro storico asfittico, periferie senza qualità, un mercato immobiliare fermo, con migliaia di appartamenti invenduti e ciononostante ancora caratterizzato da prezzi elevatissimi. E’ su questi temi che dovremo lavorare, costruendo progetti di miglioramento dell’esistente, conferendo qualità alle periferie con interventi, urbanisticamente ed economicamente sostenibili, che rimettano in moto il settore edilizio. Un argomento che necessita di approfondimenti per i quali occorrono riflessioni, studi e confronti.
Ma siccome il presidente Parodi propone di “dare il via immediato a progetti di recupero e di miglioramento energetico o strutturale”, riteniamo opportuno rilanciare una proposta da noi presentata solo pochi mesi fa e titolata “PROGETTO PER LA SALVAGUARDIA ED IL RECUPERO DELLE FACCIATE E DEI TETTI ED IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO”. In tale proposta evidenziavamo come nell’anno 2002 il Comune di Siena avesse previsto “l’erogazione di incentivi a valere sugli interessi derivanti dall’accensione di finanziamenti a cinque anni effettuati, previa specifica convenzione, con gli Istituti di Credito per sostenere ed agevolare i proprietari di immobili nei lavori di manutenzione, recupero, restauro e risanamento conservativo delle facciate…”
Sottolineavamo inoltre come questa iniziativa (che non produce alcun nuovo consumo di territorio), finanziata per cinque anni, avesse contribuito al recupero conservativo di numerose facciate con un assai modesto costo a carico delle casse comunali e con un risvolto economico ed occupazionale non secondario.
L’intervento di Parodi ci fornisce l’occasione per riproporre analogo intervento da parte dell’amministrazione comunale estendendolo a quelle opere che abbiano un interesse pubblico quali il recupero delle facciate, il recupero e la ristrutturazione dei tetti e la coibentazione degli edifici ai fini del contenimento del consumo energetico. Ricordiamo come la ristrutturazione dei tetti costituisca non solo un miglioramento estetico e funzionale di un edificio, ma contribuisca alla messa in sicurezza dello stesso migliorando, nei vecchi edifici, la resistenza antisismica.
Per concludere concordiamo con quanto detto dal presidente Parodi, auspicando che le stesse associazioni di categoria possano farsi promotrici e contribuire ad iniziative che, con modesti finanziamenti (40 mila euro per anno), mettono in moto lavori per importi superiori al milione di euro.
MOVIMENTO CIVICO SENESE