SIENA. Un incontro con le associazioni agricole toscane – Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Legacoop – per riflettere sullo stato di salute dell’agricoltura toscana e discutere delle misure da chiedere al governo in vista del dibattito sulla Legge Finanziaria. E’ quello che si è svolto nei giorni scorsi a Firenze, richiesto dalla parlamentare del Pd, Susanna Cenni, membro anche della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
All’appuntamento – che si colloca nell’ambito degli incontri periodici svolti dalla parlamentare democratica con le associazioni agricole toscane per mantenere alta l’attenzione sulla situazione del comparto – erano presenti Roberto Negrini, presidente Legacoop agroalimentare Toscana; Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana; Giordano Pascucci e Valerio Vannelli, rispettivamente presidente e vicepresidente Cia Toscana; Marco Mentessi, direttore regionale di Confagricoltura Toscana.
“Anche in Toscana, dove ci sono elementi di competitività più alti rispetto ad altre realtà italiane – ha affermato Susanna Cenni a margine dell’incontro – la situazione dell’agricoltura si sta facendo sempre più grave, anche nei settori storicamente più forti. La crisi, infatti, ha colpito duramente i cereali, l’olio e la zootecnia, ma anche il vino di qualità. La situazione è resa ancora più grave dalla minacciosa penetrazione di prodotti di bassa qualità e di dubbia provenienza che stanno arrivando anche sulle tavole delle famiglie toscane e italiane, colpite duramente dalla crisi economica, con ripercussioni non trascurabili sui consumi quotidiani”. “A questo – ha aggiunto Cenni – si somma la forte preoccupazione per le numerose e crescenti richieste di cassa integrazione avanzate dalle aziende agricole. Gli ultimi dati forniti dalle associazioni degli agricoltori ci dicono che oggi, in Italia, un’impresa su tre è a rischio chiusura; che i prezzi – dai cereali al vino – sono in caduta libera; che il reddito degli agricoltori si è ridotto del 20 per cento in dieci anni, mentre i costi, tra produzione e oneri contributivi, sono lievitati del 300 per cento”.
“La mobilitazione unitaria di Confagricoltura, Cia, Legacoop agroalimentare e Confcooperative-Fedagri partita nelle scorse settimane da Livorno – ha concluso la parlamentare Pd – sta andando avanti in tutta Italia per sensibilizzare cittadini, istituzioni e associazioni sul delicato momento che sta vivendo il comparto agricolo. A questo si uniscono le dichiarazioni di insoddisfazione sulle risposte del governo rilasciate in queste ore dal presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini. Il governo sembra sordo a tutto ciò e le tante promesse fatte dal ministro Zaia non hanno ancora visto una attuazione concreta. Da parte mia, rimane fermo l’impegno di continuare a seguire la situazione, sostenendo ogni iniziativa di sensibilizzazione verso il governo, affinchè cominci veramente a lavorare per salvare e rilanciare l’agricoltura italiana, a partire dallo stanziamento di risorse nella prossima Legge Finanziaria”.
All’appuntamento – che si colloca nell’ambito degli incontri periodici svolti dalla parlamentare democratica con le associazioni agricole toscane per mantenere alta l’attenzione sulla situazione del comparto – erano presenti Roberto Negrini, presidente Legacoop agroalimentare Toscana; Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana; Giordano Pascucci e Valerio Vannelli, rispettivamente presidente e vicepresidente Cia Toscana; Marco Mentessi, direttore regionale di Confagricoltura Toscana.
“Anche in Toscana, dove ci sono elementi di competitività più alti rispetto ad altre realtà italiane – ha affermato Susanna Cenni a margine dell’incontro – la situazione dell’agricoltura si sta facendo sempre più grave, anche nei settori storicamente più forti. La crisi, infatti, ha colpito duramente i cereali, l’olio e la zootecnia, ma anche il vino di qualità. La situazione è resa ancora più grave dalla minacciosa penetrazione di prodotti di bassa qualità e di dubbia provenienza che stanno arrivando anche sulle tavole delle famiglie toscane e italiane, colpite duramente dalla crisi economica, con ripercussioni non trascurabili sui consumi quotidiani”. “A questo – ha aggiunto Cenni – si somma la forte preoccupazione per le numerose e crescenti richieste di cassa integrazione avanzate dalle aziende agricole. Gli ultimi dati forniti dalle associazioni degli agricoltori ci dicono che oggi, in Italia, un’impresa su tre è a rischio chiusura; che i prezzi – dai cereali al vino – sono in caduta libera; che il reddito degli agricoltori si è ridotto del 20 per cento in dieci anni, mentre i costi, tra produzione e oneri contributivi, sono lievitati del 300 per cento”.
“La mobilitazione unitaria di Confagricoltura, Cia, Legacoop agroalimentare e Confcooperative-Fedagri partita nelle scorse settimane da Livorno – ha concluso la parlamentare Pd – sta andando avanti in tutta Italia per sensibilizzare cittadini, istituzioni e associazioni sul delicato momento che sta vivendo il comparto agricolo. A questo si uniscono le dichiarazioni di insoddisfazione sulle risposte del governo rilasciate in queste ore dal presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini. Il governo sembra sordo a tutto ciò e le tante promesse fatte dal ministro Zaia non hanno ancora visto una attuazione concreta. Da parte mia, rimane fermo l’impegno di continuare a seguire la situazione, sostenendo ogni iniziativa di sensibilizzazione verso il governo, affinchè cominci veramente a lavorare per salvare e rilanciare l’agricoltura italiana, a partire dallo stanziamento di risorse nella prossima Legge Finanziaria”.