Per Ugl la questione non solo economica, ma anche etica
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SIENA. Dopo 6 anni, siamo arrivati alla prima udienza del rinvio a giudizio per i responsabili del crack dell’Ateneo senese. Auguriamoci che davanti alla sede del tribunale ci sia una ben nutrita rappresentanza di tutti quelli che da questi “scellerati“ gestori dei bilanci hanno subìto danno. Da sottolineare, comunque, che la gravità non è riferita soltanto alla natura economica, come se questa fosse di poco conto, ma soprattutto alla sfera etica. Da ricordare l’annientamento del futuro di un’intera generazione; la scomparsa dall’Ateneo di tutti quei giovani borsisti, dottorandi, etc. che avrebbero dovuto costituire il fisiologico ricambio generazionale per la nostra secolare Università. Con loro abbiamo perso ciò di cui la scienza ha più bisogno: curiosità, entusiasmo, speranza, passione giovanile. I nostri giovani, a prescindere dal risultato del processo, non saranno più recuperabili. Grazie ai responsabili del dissesto!!! I tempi biblici delle indagini e poi della giustizia non fanno certo immaginare che stiano ancora lì ad aspettare! I migliori sono andati a far crescere altri paesi, dove i cervelli non si buttano; altri si sono adattati, ripiegando su qualche palliativo che potesse consentir loro di “campare”. Chi è rimasto, come i docenti e il personale tecnico e amministrativo, che fa???? Parlando con i colleghi non sentiamo che scoramento, mortificazione, frustrazione, assenza di aspettative. Chissà quali risultati abbia sortito l’indagine sul personale tecnico e amministrativo riguardo allo stress correlato al lavoro. Sarà emerso tutto ciò? Sono quantizzabili danni del genere? Forse no, e allora finirà tutto a tarallucci e vino? Noi non ci stiamo!!!!!
Daniela Orazioli UGL – Università di Siena