La candidata democratica al Consiglio Regionale affronta il tema dell'istruzione in Toscana
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SINALUNGA. “E’ senza dubbio un’ottima notizia apprendere che l’Università degli Studi di Siena è uscita dal tunnel ed ha concluso il suo risanamento finanziario. Oggi l’università può finalmente pensare al suo futuro con più serenità e le prossime assunzioni (una settantina) lo dimostrano”. Rossella Cottone, candidata nella lista del Partito Democratico, apre così il suo intervento su scuola e università, per esporre la sua opinione agli elettori in vista delle prossime regionali.
“Il lavoro portato aventi dal rettore Riccaboni e da tutta la struttura dell’Ateneo non è stato semplice ma ha portato i suoi frutti e per chi come me crede nel ruolo che l’Università (dove ho studiato) svolge non soltanto per la formazione degli studenti ma anche per le ricadute economiche e culturali che ha sul nostro territorio, una notizia simile può soltanto rallegrare”.
“Investire ancora di più in dottorati di ricerca e mobilità internazionale è il compito di cui adesso la Regione Toscana deve farsi carico – scrive la candidata a consigliere regionale – L’università è il culmine di un percorso che ha inizio nella fascia 0-3 anni e per i nostri piccoli noi mamme vogliamo il meglio. E’ lodevole l’impegno che la Regione ha avuto in questi anni con le classi Pegaso, riuscendo ad accogliere tanti bimbi che altrimenti le strutture comunali non avrebbero potuto ricevere ma si deve immediatamente stoppare la crescita notevole di nidi a gestione privata con servizi non controllati e non monitorati dai Comuni. Il rapporto collaborativo con il privato deve rimanere ma, per garantire ancor più i nostri piccoli ,dobbiamo creare sistemi di monitoraggio da parte della P.A.”.
“La lotta alla sicurezza degli edifici scolastici deve continuare, la Regione ha fatto bene e deve continuare ad investire nella tutela dei nostri figli che non si discute perchè vale più di ogni altra cosa al mondo. Un ultimo aspetto, non per importanza, sarà incentivare il rapporto scuola lavoro, per creare quelle sinergie e quei momenti formativi che consentano un facile inserimento dei giovani al termine degli studi. Una società non formata oggi, significa di sicuro non essere competitivi con gli altri paesi europei. L’Italia ed in particolare la Toscana è stata ed è una regione che ha sempre espresso cultura sotto tutti i fronti ed è quindi indispensabile avere delle particolari attenzioni, investire economicamente su tutti i nostri giovani e fare sì che crescano e si specializzino nel nostro territorio, senza dover ricorrere ad altre nazioni. La scuola oggi – conclude Cottone – è la proiezione della società che stiamo costruendo per domani”.