Risposta dura alle richieste dei dimissioni delle Liste Civiche
di Augusto Mattioli – foto di Corrado De Serio
SIENA. Non ci sta Gabriele Corradi a farsi dipingere come un traditore; stupidaggini, dice. E risponde con tono duro agli esponenti delle Liste orradi, aggiunto a quello di Senni che hanno preso le distanze da lui e dagli altri e lo hanno aspramente criticato per il suo voto favorevole alla mozione del centrosinistra sulla Fondazione Mps. Il voto di Corradi, aggiunto a quello di Enzo de Risi, eletto anch’egli in una lista civica e a quello del consigliere dell’Udc Sandro Senni (e non va dimenticato quello di Meacci, ex PD), ha evitato che la mozione, bocciata dai 6 consiglieri dell’area margheritina del Pd, non passasse.
I firmatari del documento, già appartenenti alle Liste Civiche, hanno chiesto le dimissioni dei tre consiglieri. E’ sarcastica la risposta di Corradi: “ Non mi ero accorto che le liste civiche esistessero ancora – scrive in una nota – dopo il 17 maggio del 2011 si sono tutti dileguati . Gli unici contatti che ho avuto sono stati per saldare vecchi debiti. Poi non ce ne sono stati altri. Ho chiesto collaborazione ma non ho avuto alcuna riposta. Con chi mi dovevo confrontare?”.
L’ex-candidato sindaco chiede ai suoi ex-colleghi di campagna elettorale: “Dovevo votare con Margherita e Pdl, che volevano perpetuare la vecchia logica dei soliti noti? Dovevo bocciare una mozione migliore di quella del settembre del 2011, votata da tutti meno che da me, Sinistra per Siena e Falorni solo perché dalla lista del cda della Banca, decisa dalla Fondazione, mancavano alcuni nomi che per me erano corresponsabili del disastro?”.
La diatriba pare destinata a continuare.
SIENA. Non ci sta Gabriele Corradi a farsi dipingere come un traditore; stupidaggini, dice. E risponde con tono duro agli esponenti delle Liste orradi, aggiunto a quello di Senni che hanno preso le distanze da lui e dagli altri e lo hanno aspramente criticato per il suo voto favorevole alla mozione del centrosinistra sulla Fondazione Mps. Il voto di Corradi, aggiunto a quello di Enzo de Risi, eletto anch’egli in una lista civica e a quello del consigliere dell’Udc Sandro Senni (e non va dimenticato quello di Meacci, ex PD), ha evitato che la mozione, bocciata dai 6 consiglieri dell’area margheritina del Pd, non passasse.
I firmatari del documento, già appartenenti alle Liste Civiche, hanno chiesto le dimissioni dei tre consiglieri. E’ sarcastica la risposta di Corradi: “ Non mi ero accorto che le liste civiche esistessero ancora – scrive in una nota – dopo il 17 maggio del 2011 si sono tutti dileguati . Gli unici contatti che ho avuto sono stati per saldare vecchi debiti. Poi non ce ne sono stati altri. Ho chiesto collaborazione ma non ho avuto alcuna riposta. Con chi mi dovevo confrontare?”.
L’ex-candidato sindaco chiede ai suoi ex-colleghi di campagna elettorale: “Dovevo votare con Margherita e Pdl, che volevano perpetuare la vecchia logica dei soliti noti? Dovevo bocciare una mozione migliore di quella del settembre del 2011, votata da tutti meno che da me, Sinistra per Siena e Falorni solo perché dalla lista del cda della Banca, decisa dalla Fondazione, mancavano alcuni nomi che per me erano corresponsabili del disastro?”.
La diatriba pare destinata a continuare.