"In aumento le distanze da Abi su tutte le questioni sul tavolo"
SIENA. Durante l’incontro di oggi in Abi per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro si è affrontato il tema dell’area contrattuale e del jobs act. Abi ha, ancora una volta, presentato al Sindacato una posizione che, pur facendo qualche avanzamento rispetto alle originali proposte dello scorso novembre che – se accolte – avrebbero profondamente minato le tutele contenute nel contratto, chiede ancora alle Organizzazioni Sindacali maggiori flessibilità contrattuali, tra cui l’estensione delle attività da gestire attraverso l’applicazione di contratti complementari, ed ha espresso soddisfazione per le recenti novità normative in tema di lavoro introdotte con l’emanazione dei primi due decreti attuativi sul jobs act. A questa proposta le rappresentanze dei lavoratori hanno ribadito la loro contrarietà, confermando la volontà di voler trattare sui contenuti della piattaforma approvata dai lavoratori del settore.
“Il percorso per il rinnovo resta in forte salita – ha spiegato al termine dell’incontro il Segretario Generale di Unisin Falcri Silcea, Emilio Contrasto – e al momento le posizioni rimangono estremamente distanti su tutte le questioni affrontate. Abi, infatti, continua a proporre soluzioni che, se applicate, ridurrebbero in modo considerevole le tutele normative per i colleghi. Anche sul tema economico, che dovrà essere ripreso alla fine del percorso, le disponibilità di Abi restano lontane dalle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori del credito. La richiesta delle Organizzazioni Sindacali – prosegue Contrasto – è quella di un ripensamento profondo da parte dell’Associazione datoriale su tutte le questioni sul tavolo. Auspico, quindi, che Abi si presenti ai prossimi incontri con la volontà di negoziare in modo costruttivo in considerazione anche del fatto che il contratto potrebbe essere disapplicato già dal prossimo primo aprile per
effetto della disdetta unilaterale decisa dai banchieri. La strada da percorrere – conclude il Segretario Generale di Unisin – deve essere quella di lavorare per ridare centralità alle Banche, svilupparne i ricavi ed aumentane la redditività attraverso il ritorno sui territori a supporto di famiglie ed imprese, la creazione di nuovi spazi di mercato e nuovi posti di lavoro utilizzando anche le nuove tecnologie, l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dalla BCE e non continuando – invece – nella perversa strada del taglio dei costi e della mortificazione degli addetti del settore. Solo attraverso il rilancio dell’attività della Aziende si potrà garantire, infatti, stabile soddisfazione a tutti gli stakeholders coinvolti ed un adeguato supporto alla clientela che, sempre più insistentemente, chiede assistenza alle Banche anche per superare questa terribile fase di crisi”.
La Parti si sono aggiornate ai prossimi incontri già fissati per il 23, 24, 25, 30 e 31 marzo.
La segreteria nazionale Unisin