FIRENZE. L'accusa della Cia Toscana è diretta e viene pronunciata dal presidente dell'associazione, Giordano Pascucci. Destinatario della "denuncia" è il Consorzio Agrario di Siena "colpevole" di aver creato una situazione di monopolio ingiustificato.
Nel Consorzio agrario di Siena "sembra vigere una sola regola, quella della Coldiretti. Per le altri componenti agricole regionali è tutto vietato".
"Una situazione – afferma il presidente regionale della Cia Toscana Giordano Pascucci – che ha dell’incredibile. Ci troviamo di fronte ad un atteggiamento di netta chiusura che denota prevaricazione, strumentalizzazione e demagogia da parte dei dirigenti del Consorzio Agrario che rispondono solo ed unicamente ai richiami e alle linee dettate dalla Coldiretti".
La Cia passa ad enumerare i fatti: il Consorzio Agrario, dopo aver accettato nei mesi scorsi la richiesta di adesione alla Coldiretti, ha respinto, invece, sia quelle della Cia che della Confagricoltura e disdetto quelle di Confcooperative e Lega Coop.
"Decisioni prese senza alcuna motivazione – si legge nella nota della Cia – se non quella di rispettare i diktat della Coldiretti". "E così – aggiunge il presidente della Cia Toscana – ci troviamo in pieno regime di monopolio. E ciò contrasta con l’esigenza, più volte da noi evidenziata, di unità del mondo agricolo, soprattutto in un momento in cui il settore vive una delle fasi più difficili della sua storia recente". "Non solo. L’assurdo comportamento del Consorzio Agrario di Siena – prosegue la nota stampa della Cia – risulta ancora più estraneo al suo ruolo istituzionale alla luce della recente decisione della Coldiretti Toscana di dichiarare guerra alla Regione. Ormai è guerra aperta contro tutto e tutti. La Coldiretti pretende di essere l’unica organizzazione agricola alla quale fare riferimento. Un atteggiamento che non possiamo assolutamente tollerare e la vicenda del Consorzio Agrario è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
Consorzio agrario "monopolizzato" da Coldiretti. E la Cia protesta
"D’altra parte, ora ci viene spontanea – rileva Pascucci – una legittima preoccupazione. I dirigenti del Consorzio, a cominciare dal presidente e dal Direttore generale, ambedue targati Coldiretti, quale posizione avranno nei confronti dei soci della Cia? Saranno trattati come gli altri, oppure verranno, come purtroppo sospettiamo, discriminati?". "Certo – conclude il presidente della Cia Toscana – non resteremo fermi e faremo tutto il possibile per contrastare un atteggiamento sfacciatamente di parte, che alimenta unicamente la frammentazione del mondo agricolo, il quale, al contrario, avrebbe bisogno di coesione e di unità di utenti per superare questa delicata e complessa fase congiunturale".