SIENA. "Un utile momento di confronto per valutare le azioni straordinarie già messe in campo e gli strumenti da attivare in futuro per superare una crisi economica che sta attanagliando anche il tessuto economico del nostro territorio. Occorre una programmazione strategica e condivisa a cui far seguire azioni concrete, nel breve e nel lungo periodo. Azioni che vadano ad integrare il pacchetto di misure anticrisi che già abbiamo attivato a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese".
Queste le parole del presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini in occasione del Consiglio provinciale monotematico sulla crisi economica e al quale hanno partecipato anche i diversi soggetti istituzionali, economici, bancari e sindacali del territorio senese.
In occasione del Consiglio è stato ricordato il pacchetto di misure anticrisi attivate dalla Provincia di Siena per un ammontare di circa 4milioni e 700mila euro grazie al Bando straordinario della Fondazione Mps.
Il pacchetto di interventi è stato pensato per dare una risposta concreta, nel breve periodo (in soli due mesi stanziati 1milione e 400mila euro per i lavoratori), sia ai lavoratori licenziati, privi di ammortizzatori sociali che a quelli che beneficiano delle indennità di cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, di mobilità e di disoccupazione, previste dalla legge.
Nella seduta consiliare un’analisi dell’andamento economico e occupazionale sul territorio provinciale da cui è emersa una forte contrazione delle esportazioni al quale va aggiunta una variazione del pil con segno positivo, un tasso di disoccupazione di circa il 4% ed una crescita sostanziale (52%) della Cassa Integrazione Ordinaria. "Esprimo soddisfazione per la partecipazione ed il livello di discussione del Consiglio Provinciale – ha sottolineato Riccardo Burresi, presidente del Consiglio Provinciale -. Hanno partecipato i sindacati, le associazioni di categoria, il sistema bancario, le Università, i parlamentari e consiglieri regionali del nostro territorio. La crisi oggi colpisce oltre 5000 lavoratori nella nostra provincia che ha visto chiudere oltre 480 imprese dal 2008 al primo semestre del 2009. Importanti studi economici vedono nel 2010 come l’anno della ripresa, con un incremento del PIL dello 0,7% che salirà al 2% nel 2011. La nostra Provincia – ha concluso Burresi – deve essere pronta a competere quando l'economia tornerà a crescere con il Consiglio provinciale come luogo di confronto aperto e continuo".
Ampio e articolato il dibattito al quale sono intervenuti, oltre ai consiglieri provinciali, anche Silvano Focardi, Rettore dell’Università degli Studi di Siena; Claudio Vigni, segretario provinciale della Cgil; Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio; Massimo Vedovelli, Rettore dell’Università degli Studi per Stranieri.
"Abbiamo voluto fortemente questa discussione – ha commentato Marco Nasorri, capogruppo PD -, perché è fondamentale tenere sempre aperto il dialogo su questa crisi, che è globale e che morde anche i nostri territori. C’è la necessità di un confronto che esca dagli schemi usuali e, tutti insieme, dobbiamo cercare delle novità che portino un contributo positivo per il rilancio della nostra economia".
"I dati emersi – ha sottolineato Massimo Mori del Pdl – possiamo leggerli in diversi modi ma ci portano in un’unica direzione che è quella della progettazione del futuro. La soluzione della crisi economica e produttiva non può e non deve passare attraverso quella logica assistenzialista che porta prevalentemente consumo delle risorse senza risultato, ma altresì deve vedere l’uso delle risorse disponibili per creare, costruire e garantire il futuro che tutti ci auspichiamo".
"Le istituzioni hanno l’obbligo di capire, stare vicine e fare scelte – ha precisato Antonio Falcone del gruppo di Rifondazione Comunista–Comunisti Italiani – in un momento delicato come quello che stiamo vivendo è ancora più importante che la politica si riprenda in mano il suo ruolo mettendo i bisogni della gente al primo posto".
Di ferma critica la posizione del consigliere della Lega Nord Gabor Rossi che, prima di abbandonare l’aula come forma di dissenso, ha voluto sottolineare "come dal Consiglio Provinciale sia emersa l’incapacità di creare risorse e opportunità per il nostro territorio evidenziando un fallimento del “sistema siena” nei diversi settori economici oltre che nel tessuto infrastrutturale".
Sull’importanza della formazione e della ricerca si è invece soffermato Antonio Giudilli (IDV): "Sono sempre più necessarie nuove idee in grado di concentrare gli sforzi per aiutare gli imprenditori, oltre che i lavoratori, ad emergere dalla crisi anche attraverso la ricerca in azienda".
"Ci deve essere una crescita qualitativa – ha sottolineato invece Angiolo Del Dottore (UDC) – oltre che un’utilizzazione diversa di quelle che sono le risorse a disposizione consentendo così anche un ammodernamento delle aziende".