Sospesa in via cauterla la circolare attuativa di Bankitalia
SIENA. Il Consiglio di Stato, accogliendo i ricorsi di Adusbef, Federconsumatori ed un gruppo di risparmiatori soci delle banche, ha bocciato la riforma delle banche popolari e sospeso in via cautelare la circolare della Banca d’Italia, che contiene le misure attuative per la trasformazione della banche Popolari in Spa.
Bocciata la riforma delle popolari varata dal governo Renzi nel 2015, in ossequio ai desiderata delle banche di affari, dei grandi fondi e della finanza internazionale, che vuole mettere le mani sul risparmio degli italiani, rimuovendo gli ostacoli rappresentati dal voto capitario, che intralciava il far west dei mercati senza regole, che si nutrono di denaro dal nulla, di swap e derivati tossici, per alimentare l’avidità della finanza speculativa.
Il Consiglio di Stato ha anche rinviato a una prossima camera di consiglio la trattazione nel merito della questione, dopo che la Corte costituzionale si sarà pronunciata sulla legittimità della riforma stessa, censurando così sia la riforma Renzi sulle banche popolari, la cui finalità, con la trasformazione in Spa era quella di svendere il sudato risparmio dei territori, ai grandi squali della finanza internazionale ed ai fondi esteri in perfetta sintonia con i diktat di JPMorgan e delle banche di affari, sia la circolare di un feticcio di Autorità come la Banca d’Italia, dannosa per i risparmiatori, che dovrebbe essere sciolta e processata per gravi danni inferti a milioni di utenti bancari, truffati ed espropriati con il concorso del controllore.
Ancora una volta abbiamo cercato di difendere la Costituzione sotto attacco dei banchieri di affari e finanza internazionale, che la vuole prona ai loro esclusivo interessi, il cui art 47 tutela il risparmio, invece di
massacrarlo con il bail in e l’esproprio criminale a danno di tantissimi vecchi, truffati con il decreto salva banche.
Confidiamo nella saggezza delle famiglie e dei risparmiatori, che devono rifiutare la schiavitù finanziaria imposta ai paesi periferici come l’Italia, da JPMorgan e dai governi maggiordomi dei banchieri.
Elio Lannutti (Adusbef)