Nelle note del Pd, Gruppo Stampa Autonomo e coalizione Corradi le ragioni
SIENA. Confronto si, confronto no. Ormai da diversi giorni i candidati si rimpallano questa proposta, partita dal candidato sindaco Franco Ceccuzzi.
E’ stato proprio il leader della coalizione di centrosinistra a proporre un confronto pubblico sui programmi. L’idea è stata subito raccolta dagli altri quattro candidati ma pare che l’idea si è infranta contro l’organizzazione dell’evento e le modalità del confronto.
Ceccuzzi aveva indicato il moderatore: Roberto Romaldo, presidente del Gruppo Stampa Autonomo di Siena e quest’ultimo pare che, sotto sollecitazione del candidato sindaco Ceccuzzi si era assunto il compito di contattare gli altri candidati.
Gli incontri, pare, si sono succeduti ma, questa sera, la notizia, arrivata dal Pd: il confronto non ci sarà “per colpa di Corradi e Nannini”.
“La decisione di Gabriele Corradi e Alessandro Nannini di non prendere parte ad un confronto pubblico con gli altri candidati è molto grave – si legge nella nota stampa di Ceccuzzi – perché impedirà ai cittadini senesi di conoscere e confrontare i progetti e le idee con le quali i candidati si presenteranno alle prossime elezioni. Un rifiuto che nasce da un evidente timore da parte di Nannini e Corradi ad affrontare in campo aperto il confronto pubblico. Già ieri era emerso il nervosismo di Corradi e Nannini rispetto a questa iniziativa, tanto che c’era stato un tentativo di condizionare, inquinare e manipolare le regole e le modalità di dibattito. Fallita questa manovra e trovato un accordo sui tempi e i metodi dell’incontro, che avrebbero garantito la massima imparzialità e trasparenza, i due candidati, nella giornata di oggi alla presenza del presidente del gruppo stampa e di tutti i rappresentanti dei candidati, hanno mantenuto il veto sulla chiusura alla città, offrendo nel caso di Nannini, come massima concessione che l’incontro fosse ristretto a pochi invitati. Riteniamo inaccettabile questa ipotesi e ribadiamo la necessità di un confronto pubblico aperto alla città e ripreso anche dalle televisioni. Franco Ceccuzzi non ha nessun timore di confrontarsi di fronte alla città sui programmi e sulle idee. E’ un’occasione persa che avrebbe potuto rappresentare un bel momento di democrazia e di confronto per tutta la città. Sappiamo che i modelli Berlusconi e Piccini che ispirano e guidano rispettivamente Nannini e Corradi non amano né il contradditorio né la discussione. Purtroppo a farne le spese sono i cittadini senesi”.
Il Gruppo Stampa autonomo, da parte sua, non ha mancato di emettere un suo comunicato stampa: “Al Gruppo Stampa Autonomo di Siena era stato chiesto di moderare un incontro tra i candidati a Sindaco in vista delle prossime Amministrative – scrive l’associazione di giornalisti senese – L’Associazione dei Giornalisti senesi, che come da Statuto è un’Associazione apolitica ed autonoma, aveva manifestato la propria disponibilità impegnandosi a garantire l’imparzialità del confronto sui programmi, proposte e progetti, sulla base di un regolamento condiviso. Purtroppo durante l’incontro, organizzato presso la sede del Gruppo Stampa, al quale hanno partecipato ieri Michele Pinassi ed i referenti degli altri quattro candidati a sindaco, non si è trovato un accordo sulle modalità di realizzazione del Confronto tra i cinque Candidati a Sindaco di Siena. Spiace rilevare che si è persa una preziosa occasione di riflessione su temi e programmi che interessano e interesseranno nel prossimo futuro l’intera collettività senese. L’Associazione dei giornalisti senesi ritiene, in ogni modo, di aver assolto il proprio compito e augura buon lavoro a tutti i candidati a Sindaco in vista delle Amministrative ormai imminenti”.
Immediata la replica della coalizione di Gabriele Corradi che “mette i puntini sulle i”. “Le ennesime falsità diffuse dall’ufficio stampa del Candidato Ceccuzzi sono un’offesa alla verità dei fatti e quindi a tutti i cittadini senesi ai quali, nonostante le ovvie estremizzazioni della campagna elettorale, è doveroso fornire con correttezza le informazioni. La vicenda del “confronto impossibile” tra i cinque candidati a Sindaco, per essere compresa da tutti, va semplicemente ripercorsa con onestà. Il Candidato Ceccuzzi lancia all’origine l’idea di un confronto e, nonostante da parte nostra venga dichiarata un’immediata disponibilità a partecipare chiedendo di precisare dove e quando incontrarsi per definire i particolari, nulla ci viene replicato. Siamo esclusivamente contattati, dopo qualche giorno, dal Presidente del Gruppo Stampa Senese, che ci informa di essere stato scelto da Ceccuzzi per organizzare e presenziare le fasi preparatorie e lo stesso confronto, mettendoci quindi di fronte a decisioni che non avevano coinvolto né noi né gli altri candidati. Un primo tentativo di assolvere noi il compito di invitare ad un primo incontro preparatorio è stato respinto dal Pd con un comunicato offeso ed offensivo accusandoci di volerci appropriare delle decisioni. Volendo ad ogni costo agevolare la tenuta del confronto tra i candidati, stamani abbiamo quindi partecipato all’incontro convocato, come voleva Ceccuzzi, da parte del presidente del Gruppo Stampa e nella sede dello stesso e non abbiamo sollevato eccezioni né all’elenco delle testate da invitare, né alle metodologie di distribuzione delle domande tra i giornalisti ed i candidati, né, tanto meno, al fatto che a condurre il confronto fosse il Dottor Romaldo, presidente dello stesso Gruppo Stampa, sulla cui professionalità ed equilibrio nulla abbiamo avuto da eccepire, ma che, vogliamo sottolineare, era stato proprio da Ceccuzzi individuato per ricoprire questo ruolo. L’unica eccezione che il nostro rappresentante in quella sede, Renato Lucci, ha prospettato agli altri rappresentanti, ha riguardato la volontà, dichiarata dal PD, di far partecipare il “pubblico” alla registrazione televisiva, un pubblico che, essendo escluso dalla possibilità di intervenire, avrebbe avuto l’esclusivo compito di costituire una chiassosa claque difficilmente gestibile. Considerando inoltre che le 15 liste elettorali presentate contengono oltre 400
candidati a consigliere comunale, chi avrebbe potuto garantire l’ordine necessario a permettere ai “veri” cittadini di comprendere le effettive posizioni dei vari candidati? Non solo noi, ma anche altre coalizioni hanno condiviso queste preoccupazioni ed alcune hanno prospettato ipotesi di selezionare in qualche modo le presenze, ma il PD non ha sentito ragioni e quindi, di fronte all’impossibilità di avere la condivisione di almeno quattro delle cinque coalizioni su una delle ipotesi, il dottor Romaldo, che ringraziamo per la sua disinteressata disponibilità, ha dovuto registrare l’impossibilità di effettuare l’auspicato confronto televisivo. Gabriele Corradi, che pure aveva avanzato qualche perplessità per modalità di confronto che non avrebbero comunque consentito ai candidati di confrontarsi direttamente, si duole di questo esito e si augura di poter riprendere l’ipotesi di confronto in occasione del ballottaggio. Riguardo alle immediate strumentalizzazioni messe in atto da Ceccuzzi con l’uso di palesi menzogne, resta il dubbio che l’intera vicenda sia stata promossa dallo stesso con l’esclusivo scopo di provocare gli antagonisti senza alcuna reale volontà di incontrarsi veramente”.