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SIENA. “Il contratto di acquisto Antonveneta da parte del Monte dei Paschi deve essere dichiarato nullo dal Ministero del Tesoro. Banco Santander deve restituire gli oltre 20 miliardi di euro pagati da Mps per Antonveneta”. E’ quanto chiede l’associazione “Confronti” di Siena, di cui fanno parte iscritti al Partito democratico, in una lettera inviata al Ministro dell’Economia, Vittorio Grilli.
“Ci sono due motivi – è scritto nella lettera – per dichiarare nullo l’acquisto di Antonveneta. Il primo: lo statuto della Fondazione Mps è illegittimo. E’ lo stesso Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Italiane) che afferma che lo statuto della Fondazione Mps è contrario alla normativa vigente in materia di fondazioni bancarie, dalla legge Ciampi alla sentenza 300 della Corte costituzionale. Dal 2004 è noto che lo statuto è illegittimo ma chi guida la Fondazione Mps ha sempre fatto finta di niente, rifiutandosi di adeguarlo alla legge. Sono quindi illegittimi tutti gli atti ordinari e straordinari assunti dalla deputazione amministrativa della Fondazione stessa. L’acquisto di Antonveneta è un atto straordinario che deve essere dichiarato nullo e il Banco Santander deve restituire quanto pagato dalla Banca Mps per l’acquisto di Antonveneta”.
“Il secondo motivo – scrive ancora ‘Confronti’ nella lettera a Grilli – è sempre all’interno dello statuto della Fondazione Mps. Nell’art. 4 comma 3 dello statuto si legge: ‘La Fondazione amministra il proprio patrimonio secondo criteri prudenziali di rischio e di economicità in modo da conservare il valore ed ottenerne una adeguata redditività’. Per finanziare l’acquisto di Antonveneta la deputazione amministrativa della Fondazione MPS ha sottoscritto per 490 milioni di Euro un prestito F.R.E.S.H. (Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid Preferred Securities). Si tratta di uno strumento finanziario ad alto rischio a causa del suo carattere ibrido: da un lato non garantisce utili a chi lo compra in caso di cattivo andamento della società sottostante e dall’altro, al termine, rappresenta una doppia incognita perché si converte in azioni. La sottoscrizione di tale strumento finanziario ad alto rischio non poteva essere fatta perché è in evidente e palese contrasto con quanto dettato dallo statuto della Fondazione Mps”
“Chiediamo al Ministero del Tesoro – prosegue la lettera – di intervenire con urgenza. Sottoscrivendo il prestito FRESH, la Fondazione Mps ha tradito il mandato ricevuto dai senesi, attenta più a sostenere e sottostare alle personali volontà di Ceccuzzi e Mussari che all’interesse del Monte dei Paschi e di Siena. La Fondazione Mps non ha avuto né il coraggio né l’autonomia di ribellarsi all’assurda pretesa degli enti nominanti di possedere oltre il 50% del capitale della Banca, mettendo a rischio il proprio patrimonio che oggi è rappresentato da ingenti debiti. La Fondazione Mps si è dimostrata inadeguata al ruolo di salvaguardia e valorizzazione del proprio patrimonio, che rappresenta l’unica risorsa per Siena. Per tutti questi motivi, gentile Ministro, Le chiediamo di prendere immediati provvedimenti per dichiarare nullo il contratto di acquisto di Antonveneta e pretendere il rimborso dei miliardi di euro che a questo territorio sono stati sottratti per pagare il Banco Santander salvo se altro”.