"Al nuovo esecutivo chiediamo di essere conseguente alle parole spese in questi anni sul Monte dei Paschi di Siena"
SIENA. Le elezioni di domenica hanno consegnato le chiavi del Governo alla destra. Non dubitiamo che l’esecutivo che verrà avrà caratteristiche di compatibilità con gli inscindibili legami internazionali che – fortunatamente – ci vincolano all’Europa liberale e all’alleanza atlantica. Il Presidente Mattarella, cui rinnoviamo la gratitudine per il sacrificio personale offerto alla Nazione accettando la rielezione, non consentirebbe altrimenti.
Al nuovo esecutivo chiediamo, dunque, di essere conseguente alle parole spese in questi anni sul Monte dei Paschi di Siena, per quanto riguarda la tutela della sua esistenza come banca autonoma e pubblica. Ponendo all’Europa la richiesta di tempi più lunghi rispetto a quelli rinegoziati recentemente dal Ministro Franco.
Lo chiediamo perché le difficoltà che l’amministratore delegato Lovaglio sta incontrando nella ricerca di investitori privati da coinvolgere nell’aumento di capitale confermano come le anomalie del mercato, fra Covid e guerra, per lungo tempo ancora non consentiranno una privatizzazione equa e nell’interesse di risparmiatori e imprese..
Una richiesta che rivolgiamo anche al Partito Democratico che nella città di Siena ha prevalso rispetto alla destra, sicuramente grazie alle candidature messe in campo. Il risultato obbliga, finalmente, questo partito alla chiarezza sul futuro del Monte dei Paschi.
Una chiarezza che aiuterebbe anche nel fermare quella fuga dalla banca di cui stanno parlando i sindacati e quindi salvaguardando le stesse professionalità necessarie per il rilancio.
Associazione Confronti