SIENA. Da Confronti riceviamo e pubblichiamo.
“Confronti si rivolge, col rispetto dovuto alla persona e alla carica che ricopre, al Magnifico Rettore dell’Università di Siena. Non per chiedere. Ma per condividere. Quello che immaginiamo essere anche il suo punto di vista, in quanto Magnifico Rettore dell’Università.
Quel che, infatti, ci preme, da senesi con la memoria, è che il Policlinico assolva alla sua vocazione primaria: essere fucina di formazione e innovazione. Essere fulcro, come minimo nazionale, del progredire della scienza medica.
Questo avevano in mente il presidente della Regione Claudio Martini e l’assessore alla Sanità Enrico Rossi, quando, col contributo anche di qualcuno che aderisce a “Confronti”, legiferarono l’acquisto degli immobili universitari in uso all’azienda ospedaliera. Un”operazione “extra legem”, ma necessaria. Per garantire all’Università quella capacità formativa che è il primo obiettivo delle aziende ospedaliero universitarie.
Oggi assistiamo al fallimento dei bandi per le scuole di specializzazione. Spiegato benissimo dai questionari degli specializzandi. Che lamentano scarse possibilità di attività pratica. Conseguenza dell’organizzazione dell’attività operativa de Le Scotte. Evidentemente, non proiettata sulle esigenze dell’Ateneo.
Conosciamo e apprezziamo le capacità di economista del professor Antonio Davide Barretta. Persona onesta. Dubitiamo, invece, del mandato che gli è stato conferito, da chi ha la sola competenza del lato assistenziale. La Regione. Auspichiamo, pertanto, che il Magnifico Rettore (e, in questo senso, qualche conforto a mezzo stampa già ce lo ha fornito), spieghi – nel perseguimento di quell’intesa che il legislatore nazionale ha, giustamente, imposto – all’attuale Presidente della Regione cosa debba realmente fare il direttore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese. Perché, secondo “Confronti”, Giani ancora non lo ha capito.
Il professor Barretta, invece, lo saprebbe già . Occorre allora che si renda edotto proprio chi, uso alla pratica degli annunci, ha già data per scontata la sua conferma.
Conferma verso cui “Confronti” non ha alcun pregiudizio. A patto che sostenga, finalmente, la vocazione universitaria (dunque formativa e di ricerca) del policlinico”.