SIENA. Ai consiglieri regionali rappresentanti della provincia di Siena “Confronti” pone la seguente domanda: nulla hanno da dire sulle recenti dichiarazioni del Presidente Giani sulla riconferma del professor Barretta alla direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese? È doveroso che la stessa domanda “Confronti” la rivolga anche al Magnifico Rettore dell’Università di Siena.
La legge prevede un’intesa fra Regione ed Università; e, successivamente, ricadendo l’onere della nomina sulla Regione, che, in base al proprio statuto, deve procedere con una comunicazione al Consiglio regionale, per tramite della commissione consiliare competente, al fine di consentire l’eventuale preventivo controllo.
La pubblica conferma fatta da Giani non è, però, una semplice violazione del “galateo procedurale”.
È qualcosa di più. È la conferma di una visione della direzione del policlinico universitario intesa come mera componente della funzione assistenziale della sanità toscana. Ma il policlinico è altro: ricerca e formazione. I pilastri da ricostruire per riportare Le Scotte ai doverosi fasti di un tempo. Oggi, lontani.
La condivisione della scelta con l’Università deve garantire proprio questo: che la direzione del policlinico dia certezza allo sviluppo di queste funzioni prioritarie: ricerca e formazione. Perché non possono bastare le conferme delle scuole di specializzazione e delle borse messe a disposizione. Occupate solo per il 57%, record nazionale negativo. Si deve crescere. E presto, visti questi ultimi drammatici dati.
A prescindere dalla conferma o meno del Professor Barretta, è questa la missione che deve essere assegnata al prossimo direttore.
L’uscita del Presidente Giani ci fa temere, invece, che non ci sia questa volontà. E che a Le Scotte si chiedano soltanto nuovi muri, per spendere i “soldi” in modo, ancorché legittimo, discutibile.
La legge prevede un’intesa fra Regione ed Università; e, successivamente, ricadendo l’onere della nomina sulla Regione, che, in base al proprio statuto, deve procedere con una comunicazione al Consiglio regionale, per tramite della commissione consiliare competente, al fine di consentire l’eventuale preventivo controllo.
La pubblica conferma fatta da Giani non è, però, una semplice violazione del “galateo procedurale”.
È qualcosa di più. È la conferma di una visione della direzione del policlinico universitario intesa come mera componente della funzione assistenziale della sanità toscana. Ma il policlinico è altro: ricerca e formazione. I pilastri da ricostruire per riportare Le Scotte ai doverosi fasti di un tempo. Oggi, lontani.
La condivisione della scelta con l’Università deve garantire proprio questo: che la direzione del policlinico dia certezza allo sviluppo di queste funzioni prioritarie: ricerca e formazione. Perché non possono bastare le conferme delle scuole di specializzazione e delle borse messe a disposizione. Occupate solo per il 57%, record nazionale negativo. Si deve crescere. E presto, visti questi ultimi drammatici dati.
A prescindere dalla conferma o meno del Professor Barretta, è questa la missione che deve essere assegnata al prossimo direttore.
L’uscita del Presidente Giani ci fa temere, invece, che non ci sia questa volontà. E che a Le Scotte si chiedano soltanto nuovi muri, per spendere i “soldi” in modo, ancorché legittimo, discutibile.
Associazione Confronti