"Congelare le erogazioni della Fondazione finquando la banca non farà utili"
SIENA. Da Associazione Confronti riceviamo e pubblichiamo.
“Banca MPS non passa gli esami europei (stress test) e rischia di essere cancellata dal panorama bancario italiano. La banca più antica del mondo, oggi ha un futuro sospeso. Siena e la sua provincia vedono svanire la più importane azienda del territorio. I dipendenti e sono gli unici ad aver pagato le difficoltà della banca mentre il top management si è alzato lo stipendio senza portare nessun risultato positivo alla gestione del Monte dei Paschi. Le cause di tutto ciò sono annodate ad una gestione passata e presente di Banca MPS inadeguata, insufficiente, disastrosa. I managers di ieri hanno bruciato miliardi di Euro con l’acquisto di Banca Antonveneta, i derivati Alexandria e Santorini, tutte operazioni consapevolmente disastrose da chi le ha effettuate. Il PD ha fatto una timida autocritica ma non è sufficiente. Chi sono i responsabili del disastro? Cosa e come hanno pagato per gli errori fatti? Perché oggi vogliono tornare ad occupare poltrone presentandosi come il nuovo? Oltre alla inadeguatezza di chi ha gestito la banca ieri, c’è la stessa inadeguatezza e continuità con chi la gestisce oggi. I nuovi managers in ben 30 mesi non hanno portato una trimestrale in utile, ma si sono sempre sommate perdite su perdite. I nuovi managers hanno riorganizzato la banca portando dirigenti di fiducia da fuori, considerando quelli di Siena non all’altezza, ma nessun risultato economico positivo è stato raggiunto. I nuovi managers sono stati bocciati dal mercato, portando il titolo al ridicolo valore di 0,60 Euro/cent. Banca MPS se vuole avere una opportunità di farcela deve immediatamente cambiare i suoi managers, a partire dal Presidente Profumo con tutto il Consiglio di Amministrazione.
Una strada da percorre per forza, per salvare Banca MPS, è l’intervento deciso del Governo. Banca MPS è il terzo gruppo bancario del Paese e il Governo ha il dovere di operare per evitare il fallimento e la perdita di migliaia di posti di lavoro che avrebbero ripercussioni pesanti sui conti dello Stato. Non si tratta di far entrare lo Stato nel capitale della Banca, ma di trovare soluzioni che alleggeriscano la pressione sul capitale e sui conti del Monte dei Paschi. Prima operazione da fare è far slittare di alcuni anni il rimborso dei Monti Bond detenuti dalla Banca per oltre 1 miliardo di Euro. Seconda operazione da fare è ridurre il tasso di interesse, al limite dell’usura, sui Monti Bond, ottenendo una rinegoziazione delle condizioni. Due operazioni che si possono sommare ad altre strade che il Governo può indicare e la Banca MPS percorrere.
La Fondazione MPS è un istituto di diritto privato con finalità pubbliche. Detiene una partecipazione in banca MPS e grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Presidente Mansi, è parte importante di un patto di Sindacato che ad oggi può esprimere il nuovo management di Banca MPS e quindi un legame con il nostro territorio. Il patto di Sindacato che vede protagonista la Fondazione MPS deve essere il soggetto che guida ogni decisione su come affrontare il futuro di Banca MPS dopo la bocciatura della BCE. Tutti i pattisti si sono detti disponibili a sostenere un eventuale nuovo aumento di capitale. E’ da qui che si parte, con l’obiettivo che anche dopo la conclusione del salvataggio della Banca sia sempre il patto di Sindacato il soggetto centrale a determinare le scelte future e a garantire un legame tra Siena e il Monte dei Paschi. Se vogliamo ancora avere una Banca del territorio, con la direzione generale a Siena, con un rinnovato e forte legame con la nostra comunità, va difeso il patrimonio della Fondazione MPS. In passato il patrimonio della Fondazione è stato azzerato. Oggi si è ricostituito grazie ai sacrifici imposti dalla gestione Mansi. Adesso va salvaguardato. Banca MPS non distribuisce utili alla Fondazione MPS da anni. I bandi e le erogazioni del passato sono state fatte non utilizzando utili (fatti comparire ad arte con sotterfugi contabili), ma consumando patrimonio. Non si distribuiva utili perché la banca non ne faceva ma si distribuiva patrimonio incrementando i debiti. Oggi non deve e non può più accadere. La Fondazione MPS deve rafforzare e salvaguardare il proprio patrimonio e tutte le erogazioni assegnate ma non ancora distribuite devono essere congelate in attesa che la Banca MPS torni ad essere redditizia e torni a elargire utili alla Fondazione. La Fondazione MPS con il suo patrimonio rappresentano una risorsa unica per il futuro della nostra comunità, la salvaguardia di questo è la nostra priorità”.
“Banca MPS non passa gli esami europei (stress test) e rischia di essere cancellata dal panorama bancario italiano. La banca più antica del mondo, oggi ha un futuro sospeso. Siena e la sua provincia vedono svanire la più importane azienda del territorio. I dipendenti e sono gli unici ad aver pagato le difficoltà della banca mentre il top management si è alzato lo stipendio senza portare nessun risultato positivo alla gestione del Monte dei Paschi. Le cause di tutto ciò sono annodate ad una gestione passata e presente di Banca MPS inadeguata, insufficiente, disastrosa. I managers di ieri hanno bruciato miliardi di Euro con l’acquisto di Banca Antonveneta, i derivati Alexandria e Santorini, tutte operazioni consapevolmente disastrose da chi le ha effettuate. Il PD ha fatto una timida autocritica ma non è sufficiente. Chi sono i responsabili del disastro? Cosa e come hanno pagato per gli errori fatti? Perché oggi vogliono tornare ad occupare poltrone presentandosi come il nuovo? Oltre alla inadeguatezza di chi ha gestito la banca ieri, c’è la stessa inadeguatezza e continuità con chi la gestisce oggi. I nuovi managers in ben 30 mesi non hanno portato una trimestrale in utile, ma si sono sempre sommate perdite su perdite. I nuovi managers hanno riorganizzato la banca portando dirigenti di fiducia da fuori, considerando quelli di Siena non all’altezza, ma nessun risultato economico positivo è stato raggiunto. I nuovi managers sono stati bocciati dal mercato, portando il titolo al ridicolo valore di 0,60 Euro/cent. Banca MPS se vuole avere una opportunità di farcela deve immediatamente cambiare i suoi managers, a partire dal Presidente Profumo con tutto il Consiglio di Amministrazione.
Una strada da percorre per forza, per salvare Banca MPS, è l’intervento deciso del Governo. Banca MPS è il terzo gruppo bancario del Paese e il Governo ha il dovere di operare per evitare il fallimento e la perdita di migliaia di posti di lavoro che avrebbero ripercussioni pesanti sui conti dello Stato. Non si tratta di far entrare lo Stato nel capitale della Banca, ma di trovare soluzioni che alleggeriscano la pressione sul capitale e sui conti del Monte dei Paschi. Prima operazione da fare è far slittare di alcuni anni il rimborso dei Monti Bond detenuti dalla Banca per oltre 1 miliardo di Euro. Seconda operazione da fare è ridurre il tasso di interesse, al limite dell’usura, sui Monti Bond, ottenendo una rinegoziazione delle condizioni. Due operazioni che si possono sommare ad altre strade che il Governo può indicare e la Banca MPS percorrere.
La Fondazione MPS è un istituto di diritto privato con finalità pubbliche. Detiene una partecipazione in banca MPS e grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Presidente Mansi, è parte importante di un patto di Sindacato che ad oggi può esprimere il nuovo management di Banca MPS e quindi un legame con il nostro territorio. Il patto di Sindacato che vede protagonista la Fondazione MPS deve essere il soggetto che guida ogni decisione su come affrontare il futuro di Banca MPS dopo la bocciatura della BCE. Tutti i pattisti si sono detti disponibili a sostenere un eventuale nuovo aumento di capitale. E’ da qui che si parte, con l’obiettivo che anche dopo la conclusione del salvataggio della Banca sia sempre il patto di Sindacato il soggetto centrale a determinare le scelte future e a garantire un legame tra Siena e il Monte dei Paschi. Se vogliamo ancora avere una Banca del territorio, con la direzione generale a Siena, con un rinnovato e forte legame con la nostra comunità, va difeso il patrimonio della Fondazione MPS. In passato il patrimonio della Fondazione è stato azzerato. Oggi si è ricostituito grazie ai sacrifici imposti dalla gestione Mansi. Adesso va salvaguardato. Banca MPS non distribuisce utili alla Fondazione MPS da anni. I bandi e le erogazioni del passato sono state fatte non utilizzando utili (fatti comparire ad arte con sotterfugi contabili), ma consumando patrimonio. Non si distribuiva utili perché la banca non ne faceva ma si distribuiva patrimonio incrementando i debiti. Oggi non deve e non può più accadere. La Fondazione MPS deve rafforzare e salvaguardare il proprio patrimonio e tutte le erogazioni assegnate ma non ancora distribuite devono essere congelate in attesa che la Banca MPS torni ad essere redditizia e torni a elargire utili alla Fondazione. La Fondazione MPS con il suo patrimonio rappresentano una risorsa unica per il futuro della nostra comunità, la salvaguardia di questo è la nostra priorità”.