SIENA. Nei giorni scorsi ad Arezzo, nella sede della Delegazione di Confindustria Toscana Sud, si è costituito il Gruppo di Lavoro Economia Circolare che vede coinvolte le aziende associate operanti nella gestione dei rifiuti.
Da oggi Aisa Impianti, Cabro, Chimet, Italiana Horo, Maremmana Ecologia, Marinelli, Safimet, Siena Ambiente, Tca ed ancora Busisi Ecologia, Italpreziosi, Maggi Mariano, Mori Sauro Rottami, Sampa, Savet si impegneranno fattivamente nel rendere fruibili a tutti i concetti dell’economia circolare, da sempre elemento cardine della loro attività.
La natura stessa del Gruppo ha una veste dinamica e pronta ad interagire con altri portatori di interesse. Economia Circolare significa far crescere e sviluppare gli impianti di recupero esistenti; la riduzione dei rifiuti, sia urbani che speciali, permetterebbe di ricorrere sempre meno alle discariche e sempre più a riciclo, recupero e riutilizzo: da questa base è partito il programma di lavoro del Gruppo.
Confindustria Toscana Sud ha il ruolo di individuare le forme migliori di simbiosi in un’ottica di continuo miglioramento della sostenibilità.
I lavori già avviati a livello nazionale da Confindustria hanno infatti messo in luce come il tessuto imprenditoriale sia l’elemento portante per lo sviluppo di un’economia sostenibile.
“Come esimersi da questo ruolo – dichiara Antonio Capone, Direttore Generale di Confindustria Toscana Sud – se il nostro territorio ospita eccellenze italiane che svolgono attività di sostegno e di supporto all’Economia Circolare; è doveroso unire le competenze tecniche per diffonderle alla cittadinanza e agli altri territori. I cittadini devono essere consapevoli dei vantaggi che le attività delle nostre aziende apportano all’ambiente ed alla salute della comunità, senza dimenticare, al contempo, la crescita occupazionale che ne deriva.”