Per le sagre e feste a Sinalunga non sono state recepite le proposte
SINEALUNGA. “Il Comune non ha recepito nessuna delle proposte avanzate. Siamo tutt’altro che soddisfatti”. Confesercenti e Confcommercio si esprimono in modo decisamente critico sul Regolamento per lo svolgimento delle manifestazioni temporanee, adottato recentemente dal Comune di Sinalunga. Lo fanno tramite i rispettivi Presidenti Comunali, Roberto Meianti e Stefano Forcillo, che smentiscono di aver valutato con soddisfazione l’atto adottato, a differenza di quanto riportato su parte della stampa dopo la presentazione del Regolamento da parte del Comune. “La nostra contrarietà è duplice – spiegano – sia per il metodo che per il merito adottati”. In primo luogo, Confesercenti e Confcommercio contestano il fatto di esser stati messi di fronte al fatto compiuto, ovvero all’approvazione del Regolamento, senza preavviso né possibilità di ulteriore discussione. Soprattutto, all’Amministrazione comunale di Sinalunga si contesta il fatto di non aver tenuto conto di nessuna delle proposte avanzate dalle due associazioni: “chiedevamo un preavviso di almeno 5 giorni per il rilascio dell’autorizzazione, e invece il Regolamento non ne prevede alcuno. Avevamo proposto 115 giorni come limite massimo dei giorni complessivi di sagre, ed invece è stato portato fino a 150, con la ‘follia’ di 17 giorni come limite per singola sagra. Inoltre chiedevamo di vincolare obbligatoriamente gli eventi di piazza al legame con la tradizione locale: ebbene, il Comune ha previsto solo che ciò sia ‘ preferibile’.
Per tutta questa serie di considerazioni, Meianti e Forcillo per conto delle due associazioni ritengono il Regolamento Sagre di Sinalunga “assolutamente non idoneo a risolvere il problema della proliferazione incontrollata di feste, sagre e simili che somministrano alimenti e bevande con l’effetto di una penalizzazione crescente dei pubblici esercizi locali. Non contestiamo assolutamente quei pochi eventi che fanno parte delle tradizioni e degli usi locali; è comprensibile un evento di sostegno ad un’associazione che sia proporzionale alla sua dimensione, ma non è tollerabile una realtà dei fatti che da giugno a settembre vede in funzione, in via continuativa, strutture che fanno ristorazione in sleale concorrenza a chi è tenuto ad obblighi e regole ben più severe. A tutto c’è e ci deve essere un limite”.
Per tutta questa serie di considerazioni, Meianti e Forcillo per conto delle due associazioni ritengono il Regolamento Sagre di Sinalunga “assolutamente non idoneo a risolvere il problema della proliferazione incontrollata di feste, sagre e simili che somministrano alimenti e bevande con l’effetto di una penalizzazione crescente dei pubblici esercizi locali. Non contestiamo assolutamente quei pochi eventi che fanno parte delle tradizioni e degli usi locali; è comprensibile un evento di sostegno ad un’associazione che sia proporzionale alla sua dimensione, ma non è tollerabile una realtà dei fatti che da giugno a settembre vede in funzione, in via continuativa, strutture che fanno ristorazione in sleale concorrenza a chi è tenuto ad obblighi e regole ben più severe. A tutto c’è e ci deve essere un limite”.