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SIENA. Un apprezzamento per l’iniziativa sulla Tia, ed una espressa volontà di dare corso a breve alle premesse del dialogo tra banche locali e imprese.
Così Confesercenti reagisce agli impegni assunti a Montepulciano dalla task force anti-crisi, costituita nei giorni scorsi attraverso un apposito tavolo di concertazione tra Comune, associazioni di categoria ed istituti di credito. Un tavolo che, come primi effetti, ha prodotto l’impegno del Comune ad erogare un contributo verso le imprese pari al 5 per cento della Tia (tariffa di igiene urbana) pagata quest’anno. Per Alberto Quinti, Presidente comunale di Confesercenti, “si tratta di un bel segnale, che evidentemente non potrà essere una panacea ma che merita di essere valorizzato ed esteso nel tempo. Questa iniziativa arriva peraltro in una fase in cui sta per essere ampliato il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti: un passaggio questo nel quale la categoria commerciale potrebbe essere coinvolta attivamente per favorire ulteriori economie di servizio, e quindi contenimenti di costi”.
L’altro aspetto centrale, portato sul tavolo anti-crisi, è stato quello del credito: “avevamo evidenziato l’urgenza del tema come associazione nelle scorse settimane, e ci conforta innanzitutto la pronta risposta che è stata ottenuta – aggiunge Quinti – nel merito, come primo effetto del tavolo, contiamo di incontrarci entro pochi giorni con le banche che hanno già partecipato, ovvero Credito Cooperativo di Montepulciano e Banca Etruria, sperando che altri istituti presenti nel territorio sappiano raccogliere il segnale. C’è la necessità di lavorare per facilitare la conversione nel medio termine dei disavanzi a breve, tenendo conto che i ribassi nel costo del denaro spuntati recentemente dalle banche non sono stati completamente riversati sulla clientela. La scarsità di liquidità resterà un nodo centrale per tutti i prossimi mesi, durante i quali la crisi ‘attutita’ sin qui registrata a Montepulciano, potrebbe essere ridotta; oppure, all’opposto, potrebbe degenerare. E’ importante agire ora in modo preventivo, nell’interesse di tutti i soggetti pubblici e privati”.
Per parte propria, il comparto locale degli esercenti è pronto a fare tutti gli sforzi aggiuntivi possibili: “c’è la consapevolezza diffusa della necessità di fare ancora meglio sul fronte della qualità dei prodotti e servizi offerti al consumatore, e sulla qualità dell’accoglienza. Il primo punto d’arrivo potrebbe essere la condivisione di un apposito marchio, ed in tal senso ci incontreremo tra esercenti entro i primi di ottobre” avverte Quinti.