SIENA. Sui risultati cittadini delle ultime elezioni regionali e la soddisfazione espressa da più parti, le Liste Civiche Senesi, pur riservandosi di fornire analisi più particolareggiate, ritengono intanto di esprimere alcune sintetiche osservazioni.
Anzitutto sul fatto che, a Siena come nel resto del Paese, queste elezioni hanno reso palese il fallimento del bipartitismo cui volevano di fatto condurci Veltroni e Berlusconi, con un Pdl al quale diventa sempre più indispensabile la presenza di una Lega oltre tutto rafforzata, ed un Pd che non può agire senza un forte accordo con l’IDV e con un’area di sinistra che, anche se penalizzata dagli sbarramenti e dalle divisioni, mostra di avere ancora delle adesioni significative.
Anche il “bipolarismo” esce alquanto malconcio dalle elezioni, non solo per l’apparire, in alcuni punti del Paese, della novità di una protesta “grillina” organizzata e per il radicarsi di un’area di centro nonostante la penalizzazione degli sbarramenti, ma anche per il preoccupante dilagare dell’area del “non voto” (assenti alle urne e votanti scheda bianca o nulla) che, anche a Siena come altrove, ha raggiunto volumi talmente elevati da rendere poco utile il raffronto tra eventi elettorali che hanno una base di calcolo così diversa, oltre che regole elettorali molto difformi.
I senesi che non hanno espresso un voto utile sono ormai 16.300, in continua crescita negli ultimi 5 anni con l’unica eccezione delle elezioni politiche 2008 (furono 7.300) ed oggi sono il primo partito (una percentuale del 36,9%) avendo sopravanzato un centro sinistra sceso al 36,7% degli elettori aventi diritto al voto. Il Pdl da solo cala anch’esso (al 19,1%), mentre Lega, Udc e altri sono al 7,3% .
Sarebbe sbagliato pensare che i non votanti di oggi non siano più da considerare come potenziali elettori; si tratta invece di cittadini che quando la divisione politica è chiara (vedi elezioni parlamentari) una scelta la compiono. Oggi, probabilmente, non hanno invece risposto per una scarsa visibilità delle differenze tra le forze in lizza, sia sotto il profilo dei programmi che per le capacità e la credibilità dei candidati; mancanza di differenze aggravata da una troppo lunga stagione di eccessiva “disponibilità” tra gli schieramenti. Come pure può aver pesato il fatto che la diversa appartenenza politica, diversamente dal passato, non viene più vissuta come essenziale per garantire una buona amministrazione locale.
In ogni caso, le Liste Civiche Senesi ritengono che l’allontanamento dal voto sia sempre un segnale di grave malessere della democrazia e si sentono impegnate ad essere ancora più presenti tra i cittadini per poter con loro costruire i programmi, le candidature e le alleanze politiche tali da rendere sempre più credibile una vera alternativa politica anche a Siena.