L'avvocato e lo studio con cui lavora avrebbero intentato cause alla banca
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SIENA. Il Codacons ha presentato oggi (19 dicembre) una istanza all’Autorità Anticorruzione e a Bankitalia in cui chiede di avviare le dovute verifiche volte ad accertare un’eventuale incompatibilità della Bariatti con la nomina al vertice di Mps. Dai documenti acquisiti dall’Associazione emergerebbero situazioni, come recenti cause in tribunale contro Mps, che vedrebbero protagonisti proprio il nuovo presidente designato Stefania Bariatti in qualità di avvocato, e lo studio legale Chiomenti con il quale la stessa collabora.
L’istanza di Codacons
“Non è dubbia la professionalità e la competenza di giurista dell’Avvocatessa nominata, che in questa sede è fuori discussione, ma non sembra essere stata presa minimamente in considerazione l’importanza di alcuni aspetti che sono essenziali per i piccoli azionisti e risparmiatori. La candidata a Presidente sarebbe infatti socia e consulente dello studio Chiomenti, uno degli studi di avvocati d’affari più conosciuti in Italia. Tale circostanza appare di per sé un elemento da approfondire, perché la posizione ricoperta dalla Avvocatessa potrebbe essere incompatibile con la carica di Presidente per conflitto di interesse, o anche semplicemente non opportuna per le difese assunte, tramite lo studio, in favore di banche coinvolte in crack finanziari, o comunque in ipotesi in cui le banche hanno agito in maniera non trasparente nei confronti dei risparmiatori. Si pensi, infatti, che lo studio Chiomenti: – avrebbe difeso varie banche innanzi al Tribunale di Milano nel noto “caso Parmalat”; – risulterebbe aver partecipato al processo di vendita delle 4 banche oggetto dei decreti “salva-banche” alle nuove “banche ponte”, con la nota problematica della esenzione di responsabilità per le nuove banche nei confronti dei risparmiatori rimasti vittima del fallimento; – la stessa Avvocatessa avrebbe difeso personalmente l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane contro la stessa Mps (si veda Consiglio di Stato n. 05029/2016 Prov. Coll.); – nel 2008 lo studio Chiomenti avrebbe assistito la Clessidra Sgr nell’accordo con Monte dei Paschi di Siena per la cessione dell’intero capitale sociale delle società del Gruppo Mps attive nel risparmio gestito ad una NewCo partecipata al 67% dal fondo Clessidra Capital Partners. Orbene, nonostante l’attività di legale difensore svolta in passato sia ovviamente di per sé legittima, ragioni di opportunità vorrebbero che quantomeno fosse approfondita la partecipazione del futuro Presidente Mps nell’ambito di operazioni finanziarie che coinvolgono importanti gruppi bancari, che la vedono o l’hanno vista opporsi a Mps stessa o che l’hanno vista partecipe di difese inerenti i casi di mala gestione bancaria che hanno coinvolto le banche negli ultimi tempi. Vieppiù, l’Avvocatessa, sempre per quanto si apprende da fonti di stampa, sembrerebbe collaborare tuttora con lo studio, anche se in veste di consulente esterno, e tale collaborazione dovrebbe passare al vaglio delle Autorità in intestazione proprio per evitare futuri possibili casi di incompatibilità e/o conflitto di interessi tra la carica di Presidente della banca Mps e la difesa di altri istituti bancari, e ciò proprio in vista della tutela dei piccoli azionisti e risparmiatori che il Presidente rappresenterà e nel loro esclusivo interesse”.