VALDELSA. La presidenza provinciale della Cna ha fatto tappa in Val d’Elsa, nella grande sede di Poggibonsi, per dare ancora più forza e determinazione alle azioni che l’associazione degli artigiani sta portando avanti per la tutela ed il futuro delle aziende di questo territorio, colpito in modo serio dalla crisi economica, che già ha costretto tantissime piccole e medie imprese a far fronte ad una contingenza molto problematica.
Proprio per questo alla riunione era stata invitata anche la Banca Mps, presente con Gianfranco Cenni, capo area territoriale Toscana sud, assieme a numerosi collaboratori che operano sul territorio e offrono strumenti per le imprese.
“E’ stato un momento di confronto molto importante per ribadire tutte le nostre problematiche e le nostre richieste”, ha esordito il presidente della Cna Paolo Parodi.
“I tanti imprenditori presenti, le tante problematiche emerse sono la prova di quanto ancora il rapporto imprese-credito possa essere migliorato – ha proseguito il massimo dirigente degli artigiani – Nel corso del tempo abbiamo fatto numerose convenzioni con la banca Mps, l’ultima è stata modificata solo di poche settimane fa, tesa a rendere meno traumatico il flusso delle finanze nelle imprese. Il rapporto con la banca è buono, ma è ovvio che reciprocamente vogliamo che proceda, non sia statico, ma dinamico ed ogni azione possa essere modellata sulle esigenze delle aziende. Certamente vogliamo con forza che il credito sia concesso con maggiore quantità e qualità alle imprese. Le azioni di contingenza possono andare bene, ma solo come un inizio di un percorso lungo e articolato. Proprio per questo dobbiamo dare ancora più forza alle azioni ed alla collaborazione fra Artigiancredito ed il sistema bancario del territorio. La crisi presenta infatti numerose oscillazioni ed è necessario mettere a punto strumenti che nel lungo periodo possano dare frutti positivi. Siamo coscienti che le banche devono fare le banche, ma è altrettanto vero che le imprese sono la spina dorsale del territorio, anche dal punto di vista sociale, non solo economico. Siamo soddisfatti dunque dell’incontro avuto con il direttore Gianfranco Cenni, che ha preso atto di quanto di buono è stato fatto fino ad oggi e di quanto ancora può essere fatto”.
L’analisi è poi andata ai tanto discussi parametri di Basilea2, che incanalano il credito su strade molto delineate e che raramente consentono di poter operare con soggettività, anche in presenza di volontà precise.
“Siamo consapevoli che qualcosa deve essere cambiato nei parametri con concessione del credito, per primi quelli di Basilea2, scritti in tempi in cui la crisi non era neppure annunciata. Le imprese hanno perso fino al 50% del fatturato, ma adesso c’è nuova voglia di investire per i deboli segnali di ripresa che all’orizzonte si intravedono. Vogliamo andare avanti, ora è il momento di fare lo sforzo decisivo da parte di tutto il sistema Siena (aziende, enti e istituzioni), che è costituito di un territorio grande e variegato, tante imprese di qualità che hanno la ferma e forte volontà di guardare al futuro con serenità, oltre che con la preoccupazione fortissima di questi mesi”. Paolo Parodi ha poi spiegato le ragioni della presidenza della Cna svolta in Val d’Elsa: “Dopo la tappa nella zona Amiata era doveroso venire qua, dove i problemi sono forti e concreti. La Cna è vicina alle imprese, fino in fondo, fisicamente, oserei dire. Per noi le imprese sono la vita, il presente ed il futuro. Siamo dunque vicini agli artigiani ed al loro fianco affronteremo questa fase della crisi, che richiede grandissima attenzione ed uno sforzo congiunto. Siamo impegnati a 360° gradi. Tutte queste problematiche le abbiamo esposte anche a sua eccellenza il prefetto Gerarda Maria Pantalone, alla quale abbiamo esposto assieme al direttore Gianni Castagnini le problematiche delle imprese, le nostre preoccupazioni sulle ripercussioni economiche e sociali della crisi sulla provincia di Siena. Le abbiamo ribadito anche tutta la nostra volontà e determinazione di lavorare al suo fianco per poter uscire dalla crisi. Abbiamo fatto anche un’ampia analisi sulla sicurezza dal punto di vista delle imprese, che spesso sono un osservatorio privilegiato per la prevenzione di fenomeni sociali degenerativi”.
Proprio per questo alla riunione era stata invitata anche la Banca Mps, presente con Gianfranco Cenni, capo area territoriale Toscana sud, assieme a numerosi collaboratori che operano sul territorio e offrono strumenti per le imprese.
“E’ stato un momento di confronto molto importante per ribadire tutte le nostre problematiche e le nostre richieste”, ha esordito il presidente della Cna Paolo Parodi.
“I tanti imprenditori presenti, le tante problematiche emerse sono la prova di quanto ancora il rapporto imprese-credito possa essere migliorato – ha proseguito il massimo dirigente degli artigiani – Nel corso del tempo abbiamo fatto numerose convenzioni con la banca Mps, l’ultima è stata modificata solo di poche settimane fa, tesa a rendere meno traumatico il flusso delle finanze nelle imprese. Il rapporto con la banca è buono, ma è ovvio che reciprocamente vogliamo che proceda, non sia statico, ma dinamico ed ogni azione possa essere modellata sulle esigenze delle aziende. Certamente vogliamo con forza che il credito sia concesso con maggiore quantità e qualità alle imprese. Le azioni di contingenza possono andare bene, ma solo come un inizio di un percorso lungo e articolato. Proprio per questo dobbiamo dare ancora più forza alle azioni ed alla collaborazione fra Artigiancredito ed il sistema bancario del territorio. La crisi presenta infatti numerose oscillazioni ed è necessario mettere a punto strumenti che nel lungo periodo possano dare frutti positivi. Siamo coscienti che le banche devono fare le banche, ma è altrettanto vero che le imprese sono la spina dorsale del territorio, anche dal punto di vista sociale, non solo economico. Siamo soddisfatti dunque dell’incontro avuto con il direttore Gianfranco Cenni, che ha preso atto di quanto di buono è stato fatto fino ad oggi e di quanto ancora può essere fatto”.
L’analisi è poi andata ai tanto discussi parametri di Basilea2, che incanalano il credito su strade molto delineate e che raramente consentono di poter operare con soggettività, anche in presenza di volontà precise.
“Siamo consapevoli che qualcosa deve essere cambiato nei parametri con concessione del credito, per primi quelli di Basilea2, scritti in tempi in cui la crisi non era neppure annunciata. Le imprese hanno perso fino al 50% del fatturato, ma adesso c’è nuova voglia di investire per i deboli segnali di ripresa che all’orizzonte si intravedono. Vogliamo andare avanti, ora è il momento di fare lo sforzo decisivo da parte di tutto il sistema Siena (aziende, enti e istituzioni), che è costituito di un territorio grande e variegato, tante imprese di qualità che hanno la ferma e forte volontà di guardare al futuro con serenità, oltre che con la preoccupazione fortissima di questi mesi”. Paolo Parodi ha poi spiegato le ragioni della presidenza della Cna svolta in Val d’Elsa: “Dopo la tappa nella zona Amiata era doveroso venire qua, dove i problemi sono forti e concreti. La Cna è vicina alle imprese, fino in fondo, fisicamente, oserei dire. Per noi le imprese sono la vita, il presente ed il futuro. Siamo dunque vicini agli artigiani ed al loro fianco affronteremo questa fase della crisi, che richiede grandissima attenzione ed uno sforzo congiunto. Siamo impegnati a 360° gradi. Tutte queste problematiche le abbiamo esposte anche a sua eccellenza il prefetto Gerarda Maria Pantalone, alla quale abbiamo esposto assieme al direttore Gianni Castagnini le problematiche delle imprese, le nostre preoccupazioni sulle ripercussioni economiche e sociali della crisi sulla provincia di Siena. Le abbiamo ribadito anche tutta la nostra volontà e determinazione di lavorare al suo fianco per poter uscire dalla crisi. Abbiamo fatto anche un’ampia analisi sulla sicurezza dal punto di vista delle imprese, che spesso sono un osservatorio privilegiato per la prevenzione di fenomeni sociali degenerativi”.
IN foto allegata: Cenni, Parodi e Campatelli