L'accusa: "Sono stati disattesi gli indirizzi della Deputazione Generale"
SIENA. Cna Siena interviene nel dibattito sulla Fondazione che si è aperto in questi giorni sulla stampa riguardo alle azioni da intraprendere per lo sviluppo economico e il possibile aumento di capitale di banca Mps. Per Cna “è evidente che l’attuale Deputazione Amministratrice della Fondazione non sia adeguata a rispondere né agli interessi degli Enti nominanti, né a quelli economici del territorio.
Di fatto ha disatteso completamente quanto previsto dal documento di indirizzo della Deputazione Generale per ciò che riguarda il sostegno allo sviluppo economico. Inoltre appare evidente come solo sottoscrivendo anche in parte il possibile e futuro aumento di capitale, come auspica Cna, si possa rivendicare la permanenza della direzione generale Mps a Siena. Mantenere la sede e la testa della Banca sul territorio ha infatti un valore economico e strategico rilevante,oltre al non indifferente problema del personale.
Cna ha più volte ribadito che trasformare la natura bancaria della Fondazione in altro, rappresenta per il territorio un errore gravissimo ed irreversibile, pur essendo importante diversificare gli investimenti. Confermiamo pertanto il nostro giudizio fortemente critico sulla operato del Presidente Clarich e di tutta la Deputazione amministratrice. Anche su questo punto facciamo rilevare come le scelte ricadute su personalità provenienti da fuori Siena non abbia portato i frutti sperati, tutt’altro. Di certo non abbiamo alcuna nostalgia del passato, ma siamo convinti che nel nostro territorio ci siano professionalità eccellenti (senza ricorrere al “Papa straniero”) in grado di guidare con autorevolezza la Fondazione ed allo stesso tempo sostenere lo sviluppo economico del nostro territorio.
La discontinuità con il passato andava e va costruita con un chiaro indirizzo strategico, non sulla scelta forzata di personalità estranee al nostro territorio, che ha mostrato dei limiti non indifferenti
Se l’analisi sulla Fondazione di Cna Siena è condivisa, allora si apra velocemente un tavolo di confronto, ma nel frattempo gli enti nominanti si adoperino per il necessario cambiamento, visto che spetta solo a loro questo compito. La Cna è pronta a dare il proprio contributo a questo percorso”.