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SIENA. Contrariamente a quanto annunciato da Radiocor, il presidente della Fondazione Monte dei Paschi, Macello Clarich, dichiara: “Non abbiamo preso nessuna decisione. Ogni valutazione è in questo momento assolutamente prematura e “il percorso di analisi inizierà proprio domani con la prima di una serie di riunione della deputazione amministratrice”. Per la decisione che potrebbe cambiare il volto della finanza senese, Palazzo Sansedoni chiederà l’assistenza di un advisor. A proposito degli stress test e del risanamento della banca, Clarich invita ad avere pazienza e si dichiara moderatamente ottimista “anche seogni giudizio è prematuro”.
Come scrive Christian Lamorte dell’Agenzia Impress: “Non mantenere un legame azionario con la conferitaria, seppur esiguo come quello attuale, significherebbe molte cose. Prima su tutte recidere definitivamente il cordone che, proprio attraverso l’ente di Palazzo Sansedoni, lega banca Mps a Siena. Seconda, ma per certi versi non meno importante, scegliere di non sottoscrivere l’aumento di capitale significherebbe dare un messaggio pericoloso al mercato proprio nel momento in cui questo è chiamato a rimpinguare le casse di Rocca Salimbeni. La scelta maturerà nelle prossime settimane e potrebbe avere delle ripercussioni forti a Siena o dentro le stanze di Palazzo Sansedoni dove ci sarebbe quantomeno una “diversità di vedute” in merito tra deputazione amministratrice e deputazione generale”.