SIENA. Ci risiamo! Scene già viste: Valentini ostaggio della sua stessa maggioranza, questa volta al completo, visto che il gruppo PD (con eccezione di Ronchi), è stato seguito da SEL, Riformisti, Siena Futura e Siena Cambia, (esclusi Sabatini e Trapassi). Abbandono, dunque, dell’aula consiliare e conseguente mancanza del numero legale per proseguire – udite udite – con il voto all’adesione ad ‘Avviso Pubblico’, associazione che promuove, secondo quanto scritto sul proprio sito www.avvisopubblico.it ‘la cultura della legalità democratica nella politica’. Nel merito, dal fatto, si evince dunque che i consiglieri di maggioranza hanno deliberatamente affossato la possibilità di ribadire l’importanza della legalità e della trasparenza nell’azione di governo di un’amministrazione, nonostante, peraltro, le rassicurazioni date a mezzo stampa dalla capogruppo PD, Carolina Persi. Nel metodo, cioè l’abbandono di massa, hanno invece sancito in maniera dirompente ed inequivocabile le divergenze di fondo con la Giunta Valentini. La Città rimane incredula. In una tale situazione di crisi, con le maggiori Istituzioni senesi impegnate a riacquisire credibilità, dopo le fallimentari gestioni passate, la stessa maggioranza mette in discussione la Giunta, facendo mancare il numero legale in Consiglio, decretando la chiusura dei lavori. E la Città, dunque, rimane ferma, bloccata, privata di un’azione di guida e di governo a causa di una classe politica più attenta agli interessi di bottega/fazione che a quelli dell’intera collettività, screditando la credibilità di tutto il territorio e condannandolo ad un’immagine di inadeguatezza sistemica per possibili iniziative imprenditoriali ed investimenti esteri. Una Città spinta dunque ad una crisi profonda da una classe politica tesa solo alla conservazione del proprio potere e delle (immeritate) rendite acquisite nel tempo e, peggio di tutto, pervasa da lotte intestine di stampo personalistico e da vendette private. L’ennesima brutta pagina scritta da una maggioranza che dimostra scarsa attenzione ai problemi dei Senesi e al decoro reputazionale della Città, ormai più nota alle cronache per scandali e malversazioni, piuttosto che per la qualità del vivere. Non è più tempo per rimanere impassibili di fronte a tanta irresponsabilità e protervia! La Città è chiamata a reagire con forza per porre un argine alla deriva a cui certi signori (e i loro sodali) l’hanno gettata, con sprezzo dei valori di buon governo su cui Siena ha costruito la sua storia e il suo sviluppo. Da Senesi, amanti della propria Città, è grande il disagio nel vederla in balia di ‘bande’ che speculano sulle sorti cittadine per interessi personali. Solo ritrovando orgoglio, spirito civico, unità di intenti e tenendo fede ai principi di libertà e legalità, ben visibili nel dipinto del Buongoverno, la Città potrà riscattarsi, scrollandosi di dosso vecchie muffe, lacci e laccioli di vecchie logiche ‘consociative’, tagliando legami con il passato, relegando all’oblio e alla assoluta indifferenza coloro che, con ogni mezzo, sprezzanti delle sorti collettive della città, sacrificano il ‘buon nome’ di Siena perr vili interessi personali. Ora è il momento di uno scatto d’orgoglio per i Cittadini di Siena. In tutti in modi la Città è stata violata. Adesso chi ama davvero Siena è chiamato a difenderne la dignità e l’orgoglio. Basta con una classe politica teleguidata da interessi di parte! Se