SIENA. Lo stato di crisi c’è a livello locale, ma non per il Governo. E la Finanziaria non ha migliorato la situazione di crisi dell’agricoltura, senese, toscana e nazionale.
"Ancora una volta il Governo ha dato prova di grande insensibilità nei confronti dei gravissimi problemi dell’agricoltura italiana. La decisione di porre la fiducia alla Camera sulla finanziaria per il 2010 non solo esautora il Parlamento, ma impedisce, di fatto, anche eventuali correzioni ad un testo, quello licenziato dalla Commissione Bilancio di Montecitorio che, nonostante alcuni passi avanti, non soddisfa le esigenze dei nostri agricoltori". Lo sostiene il presidente della Cia Siena Roberto Bartolini, fortemente preoccupato per la drammatica situazione che sta attraversando il settore alle prese con una crisi che non ha precedenti negli ultimi trent’anni.
"La fiducia alla manovra economica per il prossimo anno – dice Bartolini – conferma che da parte del governo ci sono soltanto promesse nei confronti dell’agricoltura, ma poco e nulla di concreto. Gli impegni presi vengono puntualmente disattesi. Per i produttori agricoli, asfissianti da pesanti costi e da un crollo verticale dei prezzi praticati sui campi, non ci sono risposte valide. Il maxi-emendamento alla finanziaria, presentato dal governo e approvato, appunto, in sede di Commissione Bilancio, pur rappresentando un passo in avanti, ottenuto grazie anche alla nostra mobilitazione, non risolve affatto i problemi del settore. Basta rilevare che le risorse previste per il Fondo di solidarietà nazionale vengono prelevate per oltre la metà dalle ‘tasche’ degli stessi agricoltori attraverso l’articolo 68 e la Ocm vitivinicola. Niente, invece, per la proroga degli sgravi contributivi e previdenziali per le aree svantaggiate e le agevolazioni sui carburanti”.
"Comunque, andremo avanti nella mobilitazione. E fin da adesso – conclude Bartolini – annunciamo che intraprenderemo tutte le iniziative possibili perché vengano adottati interventi adeguati per il mondo agricolo. E in tale senso rinnoviamo la nostra richiesta di proclamare lo stato di crisi del settore".
Apprezzamento per l’operato degli enti locali, questa fase di crisi: "La Regione Toscana sembra aver fatto seguire i fatti alle promesse di sostegno del presidente Martini, in occasione della mobilitazione nel giorno del consiglio regionale straordinario sulla crisi; in primis proprio per il riconoscimento immediato dello stato di crisi dell’agricoltura toscana". Inoltre ricorda Bartolini, "proprio ieri la Regione ha messo in campo un pacchetto di misure messe per fronteggiare la crisi dell’agricoltura. Entro i prossimi sei mesi saranno a disposizione delle aziende toscane 128 milioni di euro; aiuti nell’accesso al credito per far fronte alla crisi di liquidità. Oltre ad una serie di investimenti infrastrutturali da 130 milioni di euro".
Importanti – secondo la Cia Siena – le misure adottate dalla Provincia di Siena nel consiglio provinciale dedicato alla crisi, in cui sono state accolte molte delle proposte avanzate negli ultimi mesi dalla Confederazione, oltre alla richiesta di riconoscimento dello stato di crisi.
"Da rilevare l’accordo promosso dalla Provincia con il mondo bancario – commenta Bartolini – per l’attivazione di misure sul credito in grado di dare ossigeno alle imprese attraverso varie forme, come lo slittamento delle rate dei mutui a medio e lungo termine".
E poi sembra poter andare in porto una proposta avanzata dalla Cia Siena nei mesi scorsi: un’unica graduatoria provinciale sui Progetti del Piano di sviluppo rurale per dare pari opportunità a tutte le imprese della provincia, cercando di dare una risposta concreta allo sviluppo per superare la crisi.
"Ancora una volta il Governo ha dato prova di grande insensibilità nei confronti dei gravissimi problemi dell’agricoltura italiana. La decisione di porre la fiducia alla Camera sulla finanziaria per il 2010 non solo esautora il Parlamento, ma impedisce, di fatto, anche eventuali correzioni ad un testo, quello licenziato dalla Commissione Bilancio di Montecitorio che, nonostante alcuni passi avanti, non soddisfa le esigenze dei nostri agricoltori". Lo sostiene il presidente della Cia Siena Roberto Bartolini, fortemente preoccupato per la drammatica situazione che sta attraversando il settore alle prese con una crisi che non ha precedenti negli ultimi trent’anni.
"La fiducia alla manovra economica per il prossimo anno – dice Bartolini – conferma che da parte del governo ci sono soltanto promesse nei confronti dell’agricoltura, ma poco e nulla di concreto. Gli impegni presi vengono puntualmente disattesi. Per i produttori agricoli, asfissianti da pesanti costi e da un crollo verticale dei prezzi praticati sui campi, non ci sono risposte valide. Il maxi-emendamento alla finanziaria, presentato dal governo e approvato, appunto, in sede di Commissione Bilancio, pur rappresentando un passo in avanti, ottenuto grazie anche alla nostra mobilitazione, non risolve affatto i problemi del settore. Basta rilevare che le risorse previste per il Fondo di solidarietà nazionale vengono prelevate per oltre la metà dalle ‘tasche’ degli stessi agricoltori attraverso l’articolo 68 e la Ocm vitivinicola. Niente, invece, per la proroga degli sgravi contributivi e previdenziali per le aree svantaggiate e le agevolazioni sui carburanti”.
"Comunque, andremo avanti nella mobilitazione. E fin da adesso – conclude Bartolini – annunciamo che intraprenderemo tutte le iniziative possibili perché vengano adottati interventi adeguati per il mondo agricolo. E in tale senso rinnoviamo la nostra richiesta di proclamare lo stato di crisi del settore".
Apprezzamento per l’operato degli enti locali, questa fase di crisi: "La Regione Toscana sembra aver fatto seguire i fatti alle promesse di sostegno del presidente Martini, in occasione della mobilitazione nel giorno del consiglio regionale straordinario sulla crisi; in primis proprio per il riconoscimento immediato dello stato di crisi dell’agricoltura toscana". Inoltre ricorda Bartolini, "proprio ieri la Regione ha messo in campo un pacchetto di misure messe per fronteggiare la crisi dell’agricoltura. Entro i prossimi sei mesi saranno a disposizione delle aziende toscane 128 milioni di euro; aiuti nell’accesso al credito per far fronte alla crisi di liquidità. Oltre ad una serie di investimenti infrastrutturali da 130 milioni di euro".
Importanti – secondo la Cia Siena – le misure adottate dalla Provincia di Siena nel consiglio provinciale dedicato alla crisi, in cui sono state accolte molte delle proposte avanzate negli ultimi mesi dalla Confederazione, oltre alla richiesta di riconoscimento dello stato di crisi.
"Da rilevare l’accordo promosso dalla Provincia con il mondo bancario – commenta Bartolini – per l’attivazione di misure sul credito in grado di dare ossigeno alle imprese attraverso varie forme, come lo slittamento delle rate dei mutui a medio e lungo termine".
E poi sembra poter andare in porto una proposta avanzata dalla Cia Siena nei mesi scorsi: un’unica graduatoria provinciale sui Progetti del Piano di sviluppo rurale per dare pari opportunità a tutte le imprese della provincia, cercando di dare una risposta concreta allo sviluppo per superare la crisi.