Un'operazione benedetta da Bankitalia
MONTERIGGIONI. Dopo la fusione tra Banca di Monteriggioni e la BCC del Chianti Fiorentino che ha dato origine alla ChiantiBanca, si prepara una nuova operazione di accorpamento con la discussa Bcc di Denis Verdini, che attualmente è in stato di commissariamento. Di questo possibile connubio si era già parlato a fine 2010, ma in quell’occasione il presidente Claudio Corsi non volle commentare le ipotesi. Ma era chiaro sin d’allora che la strada della sopravvivenza dei piccoli istituti di credito cooperativo doveva forzatamente passare attraverso l’unione di più imprese al fine di creare una crescita dimensionale sufficiente a sostenere le tempeste dei mercati.
Ora, secondo Bankitalia Banca Chianti è l’unico istituto ad avere le credenziali per un “matrimonio d’interesse”: è solido, credibile ed è la migliore tra le banche associate alla federazione regionale delle BCC. In più, prima di chiedere la mano della banca fiorentina, ha sviscerato tutti i conti, valutando i rischi ed i vantaggi, ma soprattuto il valore dell’operazione.
Non si sa ancora se l’unione avverrà per fusione oppure se ci sarà una liquidazione amministrativa coatta della banca fiorentina, pare che le due opzioni siano ugualmente ben accette da Banca Chianti, che opterebbe per una gestione dell’asset attraverso un proprio manager. La decisione dovrebbe avvenire a breve – forse entre una quindicina di giorni – ed intanto Banca Chianti si gode i propri numeri con gli utili netti in crescita a 4,5 milioni (il 25% del totale degli utili realizzati dalle altre 30 BCC) ed un patrimonio consolidato di 180 milioni di euro (core Tier1 al 15% contro l'(% delle grandi banche), solo per dare un paio di numeri signifcativi.
In definitiva, il salvataggio sarà una ulteriore dimostrazione della qualità della banca senese-fiorentina, che gode dei servizi di manager di indubbia capacità ed ha già preparato un piano che permetterà di non far gravare sulla nuova composizione societaria il peso dei debiti della banca di Verdini.
Nascerà un piccolo colosso ben radicato sul territorio, cui non intende rinunciare come da mandato.
(Foto Corrado De Serio)