CHIANCIANO TERME. Ivan Meacci, candidato a consigliere comunale nella lista di Augusto Rossi, ha annunciato che si dimettera' il giorno 8 giugno. Lo ha annunciato lui stesso in una lettera inviata al direttore del periodico "Prima Pagina" Marco Lorenzoni e per conoscenza ad altri giornali del territorio smentendo alcune affermazioni fatte su di lui a proposito di "giornalisti embedded" dal foglio del giornale di Chiusi.
Nella lettera Ivan Meacci ha anche precisato di non essere " il capo ufficio stampa di mio cognato Augusto Rossi che si avvale della professionalità di Patrizia Mari" e di aver rifiutato la proposta avanzatagli da Antonio Falcone di candidarsi a sindaco per Rifondazione Comunista al quale e' iscritto dal 2008.
"Confidenzialmente, da Stalinista a Troskista, voglio anche dirle che – come potrà facilmente verificare nella persona di Antonio Falcone – il Partito della Rifondazione Comunista (nel quale sono iscritto dal 2008) mi aveva chiesto – ha scritto Meacci – la disponibilità a candidarmi a Sindaco. Per quanto davvero onorato, però, mi sono dovuto sottrarre al prestigioso incarico perché, questo impegno, avrebbe avuto certamente un seguito. Rifondazione Comunista guadagnerà, più che certamente, un seggio o forse due e, di conseguenza, quest'impegno non si sarebbe concluso l'8 di giugno come, essendo l'ultimo dei 14 candidati della Lista Insieme di Augusto Rossi, invece certamente mi succederà. Se così non fosse e se, dunque, mio cognato Augusto Rossi (con il mio sostegno morale) dovesse vincere le elezioni, allora le anticipo sin da ora le mie dimissioni che consegnerò lo stesso 8 giugno. Saluti Comunisti". M.G.B.
Nella lettera Ivan Meacci ha anche precisato di non essere " il capo ufficio stampa di mio cognato Augusto Rossi che si avvale della professionalità di Patrizia Mari" e di aver rifiutato la proposta avanzatagli da Antonio Falcone di candidarsi a sindaco per Rifondazione Comunista al quale e' iscritto dal 2008.
"Confidenzialmente, da Stalinista a Troskista, voglio anche dirle che – come potrà facilmente verificare nella persona di Antonio Falcone – il Partito della Rifondazione Comunista (nel quale sono iscritto dal 2008) mi aveva chiesto – ha scritto Meacci – la disponibilità a candidarmi a Sindaco. Per quanto davvero onorato, però, mi sono dovuto sottrarre al prestigioso incarico perché, questo impegno, avrebbe avuto certamente un seguito. Rifondazione Comunista guadagnerà, più che certamente, un seggio o forse due e, di conseguenza, quest'impegno non si sarebbe concluso l'8 di giugno come, essendo l'ultimo dei 14 candidati della Lista Insieme di Augusto Rossi, invece certamente mi succederà. Se così non fosse e se, dunque, mio cognato Augusto Rossi (con il mio sostegno morale) dovesse vincere le elezioni, allora le anticipo sin da ora le mie dimissioni che consegnerò lo stesso 8 giugno. Saluti Comunisti". M.G.B.