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CHIANCIANO TERME. (p. a.) Sala Fellini piena per ascoltare le risposte dei candidati a sindaco della città alle domande formulate dagli studenti della Summer School, che ormai da anni organizza un master post-universitario nella cittadina di Chianciano.
Presenti Gabriella Ferranti (lista Impegno per Chianciano Terme), Gianluigi Pegolo (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) e Augusto Rossi (lista Chianciano Terme Insieme), mentre era assente Antonio Guidi (Chianciano Terme per la Libertà).
Molti i punti di condivisione dei tre candidati: centralità del termalismo, valorizzazione del centro storico come risorsa turistica, sviluppo di politiche giovanili volte all’aggregazione ed alla creazione di luoghi in cui le associazioni ed i giovani possano riunirsi ed esprimersi, sostegno alla proposta di legge per la creazione di zone franche termali, con conseguenti sgravi fiscali e riduzione delle tasse. Per quest’ultimo tema si è rilevato un distinguo di Gianluigi Pegolo: “In linea di principio condivido l’idea, ma considerando quanti settori e quante aziende sono in crisi, ho l’impressione che la fattibilità concreta di questa misura sia piuttosto improbabile –ha precisato Pegolo- Questi sono elementi di accompagnamento, ma per rivitalizzare l’economia di un territorio ci vuole ben altro”.
Presenti Gabriella Ferranti (lista Impegno per Chianciano Terme), Gianluigi Pegolo (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) e Augusto Rossi (lista Chianciano Terme Insieme), mentre era assente Antonio Guidi (Chianciano Terme per la Libertà).
Molti i punti di condivisione dei tre candidati: centralità del termalismo, valorizzazione del centro storico come risorsa turistica, sviluppo di politiche giovanili volte all’aggregazione ed alla creazione di luoghi in cui le associazioni ed i giovani possano riunirsi ed esprimersi, sostegno alla proposta di legge per la creazione di zone franche termali, con conseguenti sgravi fiscali e riduzione delle tasse. Per quest’ultimo tema si è rilevato un distinguo di Gianluigi Pegolo: “In linea di principio condivido l’idea, ma considerando quanti settori e quante aziende sono in crisi, ho l’impressione che la fattibilità concreta di questa misura sia piuttosto improbabile –ha precisato Pegolo- Questi sono elementi di accompagnamento, ma per rivitalizzare l’economia di un territorio ci vuole ben altro”.