
di Augusto Mattioli
SIENA. La Cgil torna in piazza, senza Cisl e Uil, per lo sciopero generale di venerdì. All’ordine del giorno della manifestazione i temi del lavoro da difendere e salvaguardare anche per gli immigrati (che sono il 18% degli iscritti alla Cgil senese) in questo periodo di crisi ancora aperta, il fisco, la riduzione delle tasse per chi ha meno mezzi (ma il tema non era il cavallo di battaglia del centrodestra?).
Per partecipare alla manifestazione Undici pullman arriveranno da tutta la provincia. Molti utilizzeranno mezzi propri. In concentramento è alla Lizza alle 8,45 mentre il corteo partirà alle 9,15. Alle 10,45 il comizio conclusivo in piazza Salimbeni Claudio Vigni, confermato segretario provinciale a larga maggioranza nel congresso tenutosi la scorsa settimana, ha puntualizzato i motivi di preoccupazione alla base dello sciopero generale. A partire dalle difficoltà che anche nel senese non mancano per quanto riguarda il lavoro.
”Nel 2010 il prodotto interno lordo potrebbe risalire anche se al di sotto della media europea. Ma non ci sarà un recupero dei posti di lavoro. Anzi, si perderanno. Del resto lo scorso anno nel senese ne abbiamo perduti tremila. Sul tema del fiscoper il quale occorre una riforma vera che possa dare mezzi concreti alla gente che dal 2002 in poi ha perduto in potere d’acquisto circa 2700 euro. E poi occorre dare pari dignità anche agli stranieri immigrati che rischiano perdendo il lavoro di ingrossare le file dell’illegalità. Per cui sarebbe opportuno sospendere la legge Bossi- Fini”. Vigni ha anche parlato della “inaccetabile controriforma” del diritto del lavoro approvata dal Senato in via definitiva. “E’ una riforma che stravolge tutto il settore – ha puntualizzato Vigni – perché subordina l’assunzione del lavoratore all’accettazione di accordi imposti dall’impresa e alla scelta dell’arbitrato come mezzo di risoluzione di eventuali controversie”.
SIENA. La Cgil torna in piazza, senza Cisl e Uil, per lo sciopero generale di venerdì. All’ordine del giorno della manifestazione i temi del lavoro da difendere e salvaguardare anche per gli immigrati (che sono il 18% degli iscritti alla Cgil senese) in questo periodo di crisi ancora aperta, il fisco, la riduzione delle tasse per chi ha meno mezzi (ma il tema non era il cavallo di battaglia del centrodestra?).
Per partecipare alla manifestazione Undici pullman arriveranno da tutta la provincia. Molti utilizzeranno mezzi propri. In concentramento è alla Lizza alle 8,45 mentre il corteo partirà alle 9,15. Alle 10,45 il comizio conclusivo in piazza Salimbeni Claudio Vigni, confermato segretario provinciale a larga maggioranza nel congresso tenutosi la scorsa settimana, ha puntualizzato i motivi di preoccupazione alla base dello sciopero generale. A partire dalle difficoltà che anche nel senese non mancano per quanto riguarda il lavoro.
”Nel 2010 il prodotto interno lordo potrebbe risalire anche se al di sotto della media europea. Ma non ci sarà un recupero dei posti di lavoro. Anzi, si perderanno. Del resto lo scorso anno nel senese ne abbiamo perduti tremila. Sul tema del fiscoper il quale occorre una riforma vera che possa dare mezzi concreti alla gente che dal 2002 in poi ha perduto in potere d’acquisto circa 2700 euro. E poi occorre dare pari dignità anche agli stranieri immigrati che rischiano perdendo il lavoro di ingrossare le file dell’illegalità. Per cui sarebbe opportuno sospendere la legge Bossi- Fini”. Vigni ha anche parlato della “inaccetabile controriforma” del diritto del lavoro approvata dal Senato in via definitiva. “E’ una riforma che stravolge tutto il settore – ha puntualizzato Vigni – perché subordina l’assunzione del lavoratore all’accettazione di accordi imposti dall’impresa e alla scelta dell’arbitrato come mezzo di risoluzione di eventuali controversie”.