FIRENZE. La CGIL Toscana, con il segretario regionale Maurizio Brotini e la responsabile legalità Giuliana Mesina, esprime “grande soddisfazione” nell’apprendere la notizia della firma del protocollo per l’assegnazione e la gestione del più grande bene confiscato alla mafia nel centro Italia: la tenuta di Suvignano, tra i comuni senesi di Monteroni d’Arbia e Murlo (la firma è avvenuta il 14 luglio a Roma, tra sindaci di Monteroni, Murlo, l’Assessore regionale Bugli e il vice ministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero).
“Finalmente – dicono Brotini e Mesina -, dopo 11 anni di attesa, un impegno concreto per la valorizzazione di questa tenuta, che dà lavoro e produce benessere per il territorio: non solo una nuova prospettiva per i lavoratori, ma anche, secondo quanto si conosce del progetto, un luogo-chiave per la promozione di impegno civile e legalità. In questi anni, come CGIL, abbiamo seguito nel territorio l’assurda vicenda di questa tenuta , che ha rischiato più di una volta di tornare in mano mafiosa e vanificare così l’operato degli inquirenti e della magistratura”.
Aggiungono i due sindacalisti: “Il valore simbolico di Suvignano è ormai patrimonio dei cittadini di Monteroni ,e di tutta la Toscana: lo dimostrano le mobilitazioni che in questi anni hanno denunciato la scandalosa situazione di un patrimonio di questa entità che non riusciva a trovare una collocazione degna, nonostante i progetti messi in campo dalla Regione Toscana insieme alle associazioni antimafia. Oggi, finalmente, uno spiraglio di luce, che garantisce continuità occupazionale e nuove prospettive, in grado di creare anche nuovi posti di lavoro: la prova che le confische, così come le aveva pensate Pio la Torre, devono preludere alla restituzione alla collettività dei beni e delle ricchezze che la criminalità organizzata sottrae a tutti noi”.
Concludono Brotini e Mesina: “Dove c’è legalità c’è buona e sana occupazione: non è tollerabile che l’intervento dello Stato sia vissuto come un ostacolo alla conservazione del valore dei beni confiscati. Suvignano ha un valore esemplare: tuttavia molti altri sono i beni in attesa di assegnazione definitiva, per i quali ci aspettiamo la stessa attenzione e la stessa cura”.