Tutto quello che c'è da sapere per concludere l'operazione al meglio
SIENA. Per far fronte alla crisi degli ultimi anni è necessario trovare delle contromisure. Una delle più gettonate è stata sicuramente quella di rivolgersi ad un istituto bancario per richiedere un prestito personale, qualsiasi essa sia a loro fascia di età. In particolare una delle categorie che ha adottato maggiormente questa soluzione è stata quella dei pensionati. Molti di essi infatti hanno avuto enormi difficoltà a far fronte alle tante spese a fronte di una pensione non elevatissima, ecco perché hanno scelto di chiedere un finanziamento.
Tra le diverse opzioni disponibili ne compare una particolarmente vantaggiosa riservata ai titolari di pensione pubblica e privata (compresa quella erogata dall’ ex ENPALS) che da 2005 prevede la possibilità di usufruire della cosiddetta ‘cessione del quinto’. Le informazioni a riguardo non mancano di certo, anche online in portali come Facile.it dove oltre a poter confrontare diversi preventivi per questa tipologia di prestito viene fornito un quadro completo di tutto ciò che occorre sapere nella sezione dedicata a questa pagina: www.facile.it/prestiti-cessione-del-quinto.html.
La cessione del quinto è uno strumento introdotto dall’articolo 13 bis della legge 80/2015 e rappresenta un ottimo modo per disporre di liquidità immediata attraverso la detrazione automatica di una quinta parte della pensione. La durata del prestito può variare da un minimo di due ad un massimo di dieci anni, a seconda dell’età del richiedente ovviamente, mentre l’importo erogato è soggetto all’entità dell’entrata.
Perciò chi dispone di una pensione sopra la media ha maggiori possibilità che la banca accordi un prestito maggiore al cliente. In fase di elaborazione della richiesta il pensionato dovrà recarsi presso la Sede INPS che si fa carico della sua pensione e richiedere il rilascio della ‘comunicazione di cedibilità’. A discrezione del richiedente è anche possibile estinguere il prestito prima della data prevista, ma per procedere è importante informarsi con dovizia circa le possibili penali da pagare, prevista dalla legge a tutela dei mancati interessi maturati dalle banche per una somma che non può superare l’1% del capitale residuo.
Infine per concludere con successo l’operazione non bisogna dimenticare le spese di istruttoria e l’imposta di bollo, oltre ovviamente alla stipula di un’assicurazione che tuteli l’interessato in caso di fattori he possano impedire la restituzione del prestito. In Italia solamente negli ultimi cinque anni è stato registrato un aumento di erogazioni pari al 12,7%, un dato che fa ben sperare per chi in futuro è intenzionato a chiedere un finanziamento, sintomo di un’economia che pian piano risorge dalla situazione di stallo conseguente alla crisi.