La parlamentare Pd censura la proposta del consigliere di mettere le "donne in vetrina per favorire il turismo"
SIENA. “Che la Lega e il rispetto per le donne e la differenza di genere non fossero un abbinamento azzeccato era per me chiaro da tempo, e questi 14 mesi di Governo purtroppo ce lo hanno dimostrato in più passaggi. Dal ddl Pillon alla follia della terra per il terzo figlio, passando per il congresso mondiale delle famiglie. Ma quanto esternato dal consigliere leghista Salvini tocca vette che avremmo pensato irraggiungibili”. Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera commenta la proposta del consigliere leghista, Roberto Salvini, che nella commissione sviluppo economico del consiglio regionale della Toscana, ha suggerito di mettere le “donne in vetrina per favorire il turismo”.
“Il richiamo alle donne in vetrina per incrementare il turismo, sarebbe già una pessima battuta da bar – spiega ancora Cenni – ma il fatto che queste parole siano state usate durante i lavori di commissione aggravano ancora di più l’episodio e dimostrano la statura politica del consigliere, il cui cognome evidentemente ispira un’idea di onnipotenza della parola senza riflessione”.
“Consiglio vivamente al Salvini toscano un po’ di approfondimento, studio e buone letture, magari scoprirebbe che in questa terra le donne hanno prodotto moltissimo, anche in termini di economia turistica guidando aziende e creando progetti di grande qualità nel territorio, ma anche governando Comuni e all’interno di settori importanti della Regione – ha ricordato ancora Cenni – “Ci sono tante ragioni per le quali il governo di questa terra non può essere lasciato nelle mani della destra e della Lega, oggi ne abbiamo una in più, e sono certa che le donne toscane non lo permetteranno. Credo invece che lasciar fuori dal Governo toscano la Lega e le aspirazioni sovraniste, anche in futuro, possa aiutare a mantenere e accrescere il turismo di qualità del mondo intero”.