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SIENA. “La mobilitazione indetta da Coldiretti in difesa del latte italiano, che ha visto momenti di presidio anche in Toscana, non può che trovare la mia condivisione. Sappiamo che su questa partita ci giochiamo buona parte della credibilità del “Made in Italy” e la sicurezza dei consumatori”.
E’ questo il commento di Susanna Cenni, parlamentare del Partito democratico e membro della Commissione agricoltura alla Camera, alla battaglia promossa da Coldiretti in difesa del latte e dei formaggi italiani, penalizzati dalla mancanza di un’etichettatura trasparente.
“Importanti – sottolinea Cenni – anche gli impegni assunti oggi dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini, che ha detto di voler attivare da subito una serie di iniziative per sensibilizzare il governo e la commissione europea sul tema”.
“Un risposta tempestiva – dice Cenni – è venuta anche del Ministro Luca Zaia, che si è impegnato a presentare già da domani un decreto per l'etichettatura d'origine obbligatoria del latte. I temi che interessano l’origine e la tracciabilità di materie prime e prodotti oggi non possono essere rimandati, così come ci auguriamo, dopo un anno di tagli senza precedenti all'agricoltura e rinvii continui alla concretizzazione degli impegni con il mondo agricolo, che si cominci a mantenere le promesse fatte in più occasioni ai nostri agricoltori. Purtroppo, è di ieri la notizia, data dal relatore della Commissione finanze Maurizio Fugatti, che anche nel decreto anticrisi non ci sarà il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, sul quale voglio ricordare che il presidente del consiglio Berlusconi aveva dato ampie garanzie alla stessa Convention di Coldiretti di qualche mese fa".
“Al decreto anticrisi il Pd aveva presentato numerosi emendamenti, uno dei quali, di cui sono stata prima firmataria, anche su sollecitazione dei Consorzi di tutela del vino della provincia di Siena, era teso a supportare iniziative a sostegno del credito alle imprese agricole. Iniziativa che sarà spazzata via dall'ennesimo ricorso alla fiducia. Sul tavolo di governo e Ministero, pertanto, rimangono senza risposta questioni importanti: il finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, che Zaia ha detto essere “nelle mani del presidente del consiglio”; il Piano irriguo; il sostegno ai processi di ristrutturazione delle esposizioni bancarie; un serio rilancio della promozione e della internazionalizzazione delle nostro imprese agroalimentari. “La filiera agricola ha bisogno di regole certe, di trasparenza, di tracciabilità, ma anche di concretezza. Il Pd, da parte sua, continuerà a vigilare”.
(foto tratta dal sito www.susannacenni.it)
E’ questo il commento di Susanna Cenni, parlamentare del Partito democratico e membro della Commissione agricoltura alla Camera, alla battaglia promossa da Coldiretti in difesa del latte e dei formaggi italiani, penalizzati dalla mancanza di un’etichettatura trasparente.
“Importanti – sottolinea Cenni – anche gli impegni assunti oggi dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini, che ha detto di voler attivare da subito una serie di iniziative per sensibilizzare il governo e la commissione europea sul tema”.
“Un risposta tempestiva – dice Cenni – è venuta anche del Ministro Luca Zaia, che si è impegnato a presentare già da domani un decreto per l'etichettatura d'origine obbligatoria del latte. I temi che interessano l’origine e la tracciabilità di materie prime e prodotti oggi non possono essere rimandati, così come ci auguriamo, dopo un anno di tagli senza precedenti all'agricoltura e rinvii continui alla concretizzazione degli impegni con il mondo agricolo, che si cominci a mantenere le promesse fatte in più occasioni ai nostri agricoltori. Purtroppo, è di ieri la notizia, data dal relatore della Commissione finanze Maurizio Fugatti, che anche nel decreto anticrisi non ci sarà il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, sul quale voglio ricordare che il presidente del consiglio Berlusconi aveva dato ampie garanzie alla stessa Convention di Coldiretti di qualche mese fa".
“Al decreto anticrisi il Pd aveva presentato numerosi emendamenti, uno dei quali, di cui sono stata prima firmataria, anche su sollecitazione dei Consorzi di tutela del vino della provincia di Siena, era teso a supportare iniziative a sostegno del credito alle imprese agricole. Iniziativa che sarà spazzata via dall'ennesimo ricorso alla fiducia. Sul tavolo di governo e Ministero, pertanto, rimangono senza risposta questioni importanti: il finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, che Zaia ha detto essere “nelle mani del presidente del consiglio”; il Piano irriguo; il sostegno ai processi di ristrutturazione delle esposizioni bancarie; un serio rilancio della promozione e della internazionalizzazione delle nostro imprese agroalimentari. “La filiera agricola ha bisogno di regole certe, di trasparenza, di tracciabilità, ma anche di concretezza. Il Pd, da parte sua, continuerà a vigilare”.
(foto tratta dal sito www.susannacenni.it)