SIENA. “La legge sulla riduzione degli sprechi è una norma di civiltà che incoraggia a un cambiamento profondo di stili di vita, modalità produttive e a un consolidamento delle reti di solidarietà. La Camera era già intervenuta nei primi mesi di questa legislatura approvando, anche alla luce della risoluzione del Parlamento Europeo del 2012, una mozione alla quale avevo lavorato con il collega Massimo Fiorio,che impegnava il Governo già in quella fase, ad adottare alcune misure e strumenti di coordinamento interministeriale. Successivamente è nato, grazie al Ministro Orlando, allora ministro dell’ambiente, un piano di coordinamento che ha cominciato a produrre i primi risultati. Oggi la norma completa questi indirizzi, semplifica procedure, stanzia 2 milioni di euro per il Fondo per la distribuzione delle derrate alle persone in situazione di indigenza, pone obiettivi di riduzione di spreco e di rifiuti lungo tutte le filiere produttive, e prova a dare input dal punto di vista formativo e culturale, anche fornendo ai Comuni la possibilità di intervenire sulla tariffa rifiuti, perché una riduzione dello spreco significa innanzitutto una riduzione del volume dei rifiuti e quindi fa bene all’ambiente e alla nostra salute”. Così Susanna Cenni, deputata Pd ed esponente EcoDem, commenta l’approvazione di oggi alla Camera della proposta di legge della parlamentare del Pd, Maria Chiara Gadda, per il contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici. Il tema dello spreco è questione globale – precisa Cenni – che vede in occidente cifre non più accettabili. Il tema è stato affrontato anche nell’enciclica LaudatoSi, oltre a essere stato toccato dalla Carta di Milano, da moltissimi documenti istituzionali e molti Comuni hanno adottato i protocolli SprecoZero. La norma non potrà che sollecitare nuovi comportamenti virtuosi, e mi auguro un cambio significativo negli stili di vita di ognuno di noi”.
Cenni e Dallai (PD): “Spreco alimentare: una norma di civiltà”
Il commento di Dallai
“Oggi è una giornata importante – sottolinea Dallai – perché è stata approvata una legge su un tema che ha a che fare la vita concreta di milioni di italiani. I dati del 2014 dell’Osservatorio ristorazione collettiva e nutrizione ci dicono che, solo nella ristorazione scolastica, lo spreco alimentare ha un peso economico di circa 27 milioni di euro pari al 12,6 per cento delle materie prime impiegate. La legge votata oggi fa leva sui concetti di donazione e di innovazione per limitare gli sprechi ed offrirà strumenti concreti ed efficaci per fare della solidarietà e del dono una prassi quotidiana, nel campo alimentare, ma anche in quello farmaceutico. Donare sarà più semplice, grazie a una serie di incentivi e facilitazioni per gli operatori economici, ma anche coinvolgendo i privati con alcuni interventi che ne sensibilizzeranno il recupero di cibo. In questa nuova cornice legislativa – afferma Dallai – che va verso una maggiore consapevolezza verso l’approccio e il consumo di cibo, si inserisce il mio impegno per introdurre l’insegnamento dell’educazione alimentare e garantire una ristorazione scolastica basata su linee guida approvate dalla comunità scientifica internazionale. Si tratta un investimento per la salute dei nostri figli, ma anche di un passo in avanti per migliorare il sistema sanitario, riducendo la predisposizione e l’insorgere di malattie come il diabete, i tumori, le patologie cardiovascolari. Occorre che gli imprenditori, e quindi il mondo della produzione alimentare, dialoghi con il mondo scientifico per far sì che la produzione di cibi sani incontri la necessità di garantire i profitti. E’ fondamentale che da questo confronto nascano stimoli nuovi verso le famiglie e le scuole per una maggiore consapevolezza sulle scelte alimentari. È necessario inoltre aggiornare i contenuti e le modalità di attuazione delle ‘Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica’ seguendo le indicazioni e le recenti raccomandazioni degli organismi internazionali su questo tema con l’obiettivo di prevenire malattie legate ad un’alimentazione scorretta”.