Proposta dall’Onu una tassa sui prodotti alimentari, come l’olio e i formaggi, perché ritenuti pericolosi per la salute
SIENA. “Paragonare e trattare allo stesso modo i prodotti simbolo del Made in Italy, come l’olio extra vergine d’oliva e il formaggio, a un pacchetto di sigarette è pericoloso per la salute dei consumatori e mette a rischio le sorti del nostro sistema produttivo di qualità che genera crescita economica e occupazionale. Assieme al gruppo del Pd abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro Gian Marco Centinaio e al Governo per chiedere un impegno forte e concreto a tutela delle eccellenze del settore agroalimentare italiano”. Così Susanna Cenni, vicepresidente della commissione agricoltura della Camera ha commentato la proposta dell’Onu di introdurre una tassa sui prodotti alimentari, come l’olio e i formaggi, perché ritenuti pericolosi per la salute.
“Colpire in maniera indiscriminata e priva di fondamenta scientifiche prodotti come l’olio EVO e i formaggi, che sono alla base della dieta mediterranea, peraltro riconosciuta patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco – spiega Cenni – rischia di veicolare un messaggio sbagliato e allarmistico per la salute e di mettere in ginocchio il settore agroalimentare italiano che può contare su un primato storico all’estero con le esportazioni che nel 2017 hanno raggiunto i 41 miliardi di euro. L’atto di accusa nei confronti dell’olio extravergine d’oliva, per esempio, non tiene conto dei tanti studi scientifici che, uniti all’impegno di agricoltori e produttori, hanno permesso di affinare la qualità e di garantire un prodotto che ha un effetto benefico sulla nostra salute, avendo un’azione antiinfiammatoria e antitumorale oltre che essere attivo nella prevenzione e nella cura di patologie, come il diabete. Per quanto mi riguarda continueremo in commissione e in Parlamento a vigilare e a sollecitare il Ministro Centinaio che in questi giorni sembra più attento ai trattati che alla tutela del Made in Italy