"Non disperdere professionalità e garantire la qualità dei servizi"
“Nel testo – spiega Cenni – si chiede al Ministro quali iniziative intende adottare per evitare che venga disperso un patrimonio di professionalità, acquisito dopo anni di distacco presso l’Inps, dai lavoratori dell’Ateneo senese a cui erano state prospettate soluzioni ben diverse da quella del rientro agli enti di provenienza. Si tratta di personale altamente qualificato, che rappresenta il 18 per cento dell’intera forza lavoro dell’istituto di previdenza, che proprio grazie al loro contributo è riuscito ad assicurare la quantità e la qualità dei servizi erogati. La loro presenza, infatti, è fondamentale anche perché sull’Inps continua a pesare una situazione di emergenza di organico, che si aggraverà con i 14 probabili pensionamenti previsti nel 2014”.
Un serbatoio di professionalità da garantire. “Il comando di queste figure – precisa Cenni – ha consentito di migliorare le prestazioni, con evidenti vantaggi per gli utenti. L’alto livello delle performance è testimoniato anche dai dati. Per esempio sulle dilazioni amministrative per le imprese con i dipendenti le domande, lavorate entro 15 giorni, sono passate dal 4,35 per cento al 100 per cento; il pagamento delle pensioni di invalidità civile liquidate in 120 giorni, sono passate dal 4,03 per cento al 69,41 per cento, così come sono sensibilmente migliorati i tempi per la lavorazione delle domande di dilazione amministrativa per imprese individuali e per il pagamento delle prestazioni di disoccupazione. E’ evidente che siamo di fronte a una crescita qualitativa che da sola giustificherebbe la permanenza di questi lavoratori, che però si trovano in un vero e proprio limbo: da una parte non possono rientrare all’Università di Siena, interessata da un processo di risanamento e, dall’altra non possono ottenere un trasferimento definitivo presso l’Inps dove hanno prestato egregiamente il loro servizio. Per scongiurare l’ennesima emorragia di talenti vigileremo affinché il Governo si interessi alla questione, approfondendo le possibili soluzioni per garantire finalmente un futuro lavorativo stabile”.