
“Lo stallo delle opere pubbliche – continua Ceccuzzi – contribuisce a mettere in difficoltà anche aziende leader, come la Rdb, per la progettazione, la produzione, il commercio e la posa in opera di componenti, strutture e sistemi prefabbricati. La gestione della crisi presso il Ministero del Lavoro è necessaria perché l’azienda edile, con sede a Pontenure, in provincia di Piacenza, è dislocata in diciotto punti produttivi in tutta Italia che evidentemente travalicano le competenze delle singole regioni e degli enti locali. Intanto, è utile e positivo il primo incontro tra le parti sociali previsto per il 22 aprile, ma serve quanto prima la presenza al tavolo del governo anche per approfondire le conoscenze sulle prospettive industriali, finanziarie e di mercato dell’azienda. Solo per fare un esempio, risulterebbe che il polo produttivo di Montepulciano, in provincia di Siena, colpito duramente da una mobilità che interessa 18 impiegati e 10 operai, fosse in procinto, proprio in questi giorni, di assumere nuovo personale per consegnare nei tempi le commesse in lavorazione”.
“Il governo – aggiunge ancora Ceccuzzi – ha reso noto che, con decreto del 2 aprile scorso, l’azienda è stata ammessa al trattamento di CIGS per crisi aziendale per 12 mesi, con decorrenza dal 30 novembre 2009, per un numero massimo di 400 unità lavorative, compresi i 38 interessati dalla procedura di mobilità di settembre. Esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno ai lavoratori coinvolti dalla mobilità nei dieci stabilimenti coinvolti e, per quanto riguarda il nostro territorio, seguiamo con la massima attenzione il polo produttivo di Montepulciano per salvaguardare i posti di lavoro, nella convinzione che vi siano potenzialità produttive e prospettive di mercato che possano scongiurare la gravissima perdita dei posti di lavoro di dieci operai, sei impiegati addetti all’amministrazione e al commerciale e dodici dell’area tecnica e di progettazione”.