SIENA. “Un atto di indirizzo adeguato alle sfide che attendono la Fondazione Mps e al suo ruolo di azionista della Banca Mps e di soggetto che persegue l’interesse pubblico a sostegno dello sviluppo del nostro territorio”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato del Partito democratico commenta l’approvazione, da parte del consiglio comunale di Siena, dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza che delinea la strategia per lo sviluppo della Fondazione Mps nei prossimi anni.
“Esprimo forte apprezzamento – continua Ceccuzzi – per l’approvazione di questo atto di indirizzo e per il lavoro svolto dal sindaco Maurizio Cenni e dal gruppo consiliare del Pd. Il documento pone le basi per un cambio di fase necessario per l’attività della Fondazione Mps. Le fondazioni, infatti, come investitori istituzionali di lungo periodo possono sostenere le banche partecipate proprio in un’ottica opposta a quella della speculazione a breve, che è uno dei fattori scatenanti della crisi”.
“Esprimo forte apprezzamento – continua Ceccuzzi – per l’approvazione di questo atto di indirizzo e per il lavoro svolto dal sindaco Maurizio Cenni e dal gruppo consiliare del Pd. Il documento pone le basi per un cambio di fase necessario per l’attività della Fondazione Mps. Le fondazioni, infatti, come investitori istituzionali di lungo periodo possono sostenere le banche partecipate proprio in un’ottica opposta a quella della speculazione a breve, che è uno dei fattori scatenanti della crisi”.
“In questa fase – aggiunge Ceccuzzi – è giusto manifestare altrettanto apprezzamento per il lavoro della Banca Monte dei Paschi, che ha varato e sta varando una serie di misure per aiutare le famiglie e le imprese. Per le famiglie, sono stati attivati, dallo scorso marzo, processi di rinegoziazione più snelli e 600 milioni di mutui a condizioni favorevoli. Per le imprese, invece, sono state previste, proprio in questi giorni, una proroga delle scadenze sui crediti vantati verso la pubblica amministrazione e la riduzione del tasso del due per cento sui finanziamenti, fino a un importo massimo di un milione di euro, a condizione che sia mantenuto il personale dell’azienda presente al momento della stipula del mutuo, compresi i precari”.