"Niente accordi al ribasso o ricatti, se serve si torna a votare"
SIENA. Il sindaco Ceccuzzi il giorno dopo. La bocciatura del bilancio in consiglio comunale ha lasciato il segno e anche la notte di consultazioni. ”’Gli spazi di ricucitura sono molto stretti – ha detto in conferenza stampa stamane -. Non è simpatico sentirsi pugnalato alla spalle dal proprio partito. Credo che quanto è successo ieri potrebbe avere ripercussioni sul partito anche a livello nazionale. Ieri mi hanno telefonato in tanti, tra cui il segretario Bersani e il presidente della Regione, Enrico Rossi”.
Il rischio di un commissariamento è reale, se il bilancio non verrà approvato nel prossimo Consiglio comunale, previsto per il 15 maggio. Il sindaco ha comunque affermato che se anche il bilancio venisse approvato sarà necessario “verificare l’esistenza di una maggioranza, altrimenti non resta che rimettere il mandato e dare la parola agli elettori”. Il che significa una sorte di interregno con un “governo prefettizio, non quello scelto dal corpo elettorale. Ma io non posso fare accordi al ribasso, non sono possibili ricatti, ognuno si deve assumere le proprie responsabilita”. Per Ceccuzzi il rinnovamento “in una città in cui non c’è più niente da depredare” è irrinunciabbie. “Se questa esperienza finisce, io torno a fare quello che facevo prima a 1.500 euro al mese, senza chiedere posti da vicedirettore del Monte”‘.
Tra poco è prevista una conferenza dei rappresentanti dell’ala margheritina.
Il rischio di un commissariamento è reale, se il bilancio non verrà approvato nel prossimo Consiglio comunale, previsto per il 15 maggio. Il sindaco ha comunque affermato che se anche il bilancio venisse approvato sarà necessario “verificare l’esistenza di una maggioranza, altrimenti non resta che rimettere il mandato e dare la parola agli elettori”. Il che significa una sorte di interregno con un “governo prefettizio, non quello scelto dal corpo elettorale. Ma io non posso fare accordi al ribasso, non sono possibili ricatti, ognuno si deve assumere le proprie responsabilita”. Per Ceccuzzi il rinnovamento “in una città in cui non c’è più niente da depredare” è irrinunciabbie. “Se questa esperienza finisce, io torno a fare quello che facevo prima a 1.500 euro al mese, senza chiedere posti da vicedirettore del Monte”‘.
Tra poco è prevista una conferenza dei rappresentanti dell’ala margheritina.