Nella lettera indirizzata al Prefetto si chiede "a quale titolo Ceccuzzi ha ottenuto l'apertura e l'utilizzo di un palazzo pubblico per motivi di propaganda politica"
SIENA. La segreteria della Coalizione Corradi replica alle illazioni giunte da certa stampa sull’utilizzo da parte della coalizione di mailing list o rubriche aziendali riservate all’utilizzo istituzionale.
“Vogliamo precisare che la nostra coalizione ha rilevato diversi abusi ad opera della coalizione che sostiene Franco Ceccuzzi. In particolare è stata espressa la nostra protesta nei confronti dell’Università di Siena per la propaganda elettorale messa in opera da Novella Manganelli, candidata nella lista PD, a cui ha fatto seguito una precisazione del Rettore Riccaboni. Segnaliamo inoltre – si legge nella nota della segreteria della coalizione Corradi – l’avvenuto invio da parte di Ceccuzzi di un invito al voto indirizzato a tutti i dipendenti del Monte dei Paschi residenti a Siena. Infine segnaliamo anche che Franco Ceccuzzi ha invitato oggi tutti i dipendenti comunali, sempre a mezzo mailing list, ad un incontro con lui.Per quest’ultimo, increscioso episodio, che si è sviluppato con un vero e proprio buffet offerto da Ceccuzzi ai dipendenti comunali nei locali comunali di Palazzo Patrizi”.
“Tale occasione era comunque stata preannunciata con invito ai dipendenti medesimi utilizzando la mailing list degli uffici comunali (*@<comune.siena.it) e mediante affissione di volantini negli uffici e sui banconi al pubblico del Comune – si legge nella segnalazione di violazione delle regole elettorali che la coalizione di Corradi ha inviato oggi, 13 maggio, al Prefetto di Siena, Maria Gerarda Pantalone – Riteniamo questo comportamento gravemente lesivo delle regole elettorali nonché delle leggi che tutelano il trattamento dei dati; quest’ultima infrazione, particolarmente grave, si è verificata tramite l’utilizzo degli indirizzi email del Comune. Siamo a chiedere inoltre a S.E. a quale titolo Ceccuzzi ha ottenuto l’apertura e l’utilizzo di un palazzo pubblico per motivi di propaganda politica, particolarmente censurabile in quanto rivolta a ottenere consenso da coloro che potrebbero divenire dipendenti di chi l’ha messa in atto. Preghiamo Sua Eccellenza di richiamare chi ha commesso tali infrazioni all’osservanza stretta delle regole elettorali vigenti”.