SIENA. “Il governo renda note le conclusioni alle quali è pervenuto il Comitato tecnico scientifico del Ministero dei Beni Culturali, sulla variante alla strada 326”. E’ questa, in estrema sintesi, la richiesta dei deputati del Partito democratico Franco Ceccuzzi, Susanna Cenni e Rolando Nannicini, contenuta nell’interrogazione a risposta scritta presentata, nei giorni scorsi, al Ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi e a quello delle infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli.
“Il 21 maggio scorso – dicono i parlamentari – il Comitato tecnico scientifico si è riunito per valutare l’apposizione di un vincolo al terreno adiacente il Podere Molinaccio nel Comune di Torrita di Siena. Se il vincolo dovesse essere confermato, bloccherebbe la realizzazione della variante alla strada 326, con grave danno alla mobilità ed all’economia della Valdichiana e di un’area vasta tosco-umbra. In questo malaugurato caso il governo deve chiarire quali iniziative intenda assumere per consentire la realizzazione della 326, anche in presenza del vincolo al terreno, adiacente al Podere”. “Dalla risposta – afferma Ceccuzzi – del governo ad una nostra prima interrogazione, è emerso che la realizzazione della variante alla strada provinciale 326 è a rischio, per responsabilità dell’esecutivo e del Ministero dei beni culturali, che non hanno escluso la possibilità di confermare l’apposizione del vincolo. E’ quantomeno curiosa la sovrapposizione fra la riunione del Comitato tecnico scientifico e la risposta del governo in Aula, lo scorso 21 maggio. Non vorremo che i ‘giochi siano già stati fatti’ alle spalle dei cittadini, ignorando così i diritti di tutti a vantaggio di quelli di pochi”.“La strada 326 è un’opera molto attesa dalle popolazioni della Valdichiana – conclude Ceccuzzi – e riguarda un’area abitata di oltre 60mila persone. La strada è un collegamento importantissimo con l’ospedale di Nottola, che serve dieci Comuni e che ha sostituito i sei plessi ospedalieri locali chiusi negli anni scorsi. Questa infrastruttura è indispensabile per il diritto alla mobilità e per lo sviluppo sociale, economico, produttivo ed occupazionale dell’intero territorio chianino”.
“Il 21 maggio scorso – dicono i parlamentari – il Comitato tecnico scientifico si è riunito per valutare l’apposizione di un vincolo al terreno adiacente il Podere Molinaccio nel Comune di Torrita di Siena. Se il vincolo dovesse essere confermato, bloccherebbe la realizzazione della variante alla strada 326, con grave danno alla mobilità ed all’economia della Valdichiana e di un’area vasta tosco-umbra. In questo malaugurato caso il governo deve chiarire quali iniziative intenda assumere per consentire la realizzazione della 326, anche in presenza del vincolo al terreno, adiacente al Podere”. “Dalla risposta – afferma Ceccuzzi – del governo ad una nostra prima interrogazione, è emerso che la realizzazione della variante alla strada provinciale 326 è a rischio, per responsabilità dell’esecutivo e del Ministero dei beni culturali, che non hanno escluso la possibilità di confermare l’apposizione del vincolo. E’ quantomeno curiosa la sovrapposizione fra la riunione del Comitato tecnico scientifico e la risposta del governo in Aula, lo scorso 21 maggio. Non vorremo che i ‘giochi siano già stati fatti’ alle spalle dei cittadini, ignorando così i diritti di tutti a vantaggio di quelli di pochi”.“La strada 326 è un’opera molto attesa dalle popolazioni della Valdichiana – conclude Ceccuzzi – e riguarda un’area abitata di oltre 60mila persone. La strada è un collegamento importantissimo con l’ospedale di Nottola, che serve dieci Comuni e che ha sostituito i sei plessi ospedalieri locali chiusi negli anni scorsi. Questa infrastruttura è indispensabile per il diritto alla mobilità e per lo sviluppo sociale, economico, produttivo ed occupazionale dell’intero territorio chianino”.