Il commento sulla nomina del provveditore della Fondazione
“La scelta di Claudio Pieri è del tutto all’altezza per affrontare questa fase economica e finanziaria, ancora segnata da bassa crescita, ricorso ad ammortizzatori sociali, speculazione sul debito sovrano, insufficiente capacità di risposta delle istituzioni europee. Anche gli investitori di lungo periodo soffrono la contingenza del momento e ciò non risparmia la Fondazione Mps, alla quale è affidata la ‘senesità’ di Mps ed il sostegno al terzo gruppo bancario che opera in un Paese fatto di piccole imprese e di risparmiatori e che ha nelle banche commerciali un asset fondamentale. Non possiamo che essere soddisfatti per la nomina di Pieri – concludono Ceccuzzi e Bezzini – e offriamo agli organi della Fondazione il nostro sostegno nelle forme che si confanno al rispetto dell’autonomia di un soggetto di diritto privato. Un sostegno fondato su una rinnovata unità di intenti e su una comune assunzione di responsabilità verso le nostre comunità. Rigore, sobrietà, lettura attenta dei bisogni essenziali saranno i valori di riferimento per andare incontro ad una fase economica più espansiva che possa premiare chi ha creduto nel lavoro e nell’impresa, come nel credito al servizio dell’economia reale. Al management ed ai dipendenti di Banca Mps rivolgiamo un messaggio di buon lavoro, ringraziandoli per ciò che fanno quotidianamente”.